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Diritti e inclusione

Bambini dall’Ucraina: l’Italia dialoga sull’accoglienza temporanea dei minori

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Dialogo tra Italia e Ucraina sul tema dell’accoglienza temporanea dei minori.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha avuto un colloquio in videoconferenza con la ministra per le Politiche Sociali dell’Ucraina, Maryna Lazebna per affrontare la questione dell’accoglienza temporanea dei bambini ucraini. Il particolare si è discusso della delicata questione dei minori soli non accompagnati e dell’assistenza umanitaria.

“Desidero esprimere a nome del Governo italiano e mio personale tutta la solidarietà, il sostegno e la vicinanza al Governo e al fraterno popolo ucraino a seguito della barbara aggressione dell’Ucraina da parte della Russia” ha affermato il ministro Orlando, confermando “l’impegno del Governo a sostenere con aiuti il vostro Paese e per l’assistenza umanitaria ai profughi in fuga dalle loro case e dal loro Paese”.

Orlando ha anche ricordato che ad oggi “sono oltre 50.000 i profughi già arrivati in Italia, in maggioranza donne e bambini, che ospita una delle più importanti comunità ucraine in Europa, circa 224mila persone”. Confermando che “l’accoglienza in sicurezza dei minori non accompagnati è una priorità per il Governo italiano”, e rassicurando che sarà al centro dell’attenzione delle istituzioni italiane “fare in modo tale che appena possibile i bambini possano ricongiungersi con le loro famiglie e che nessuna procedura di adozione impropria potrà impedire questo obiettivo”.

“Il nostro Paese – ha ricordato – è impegnato a tutti i livelli nell’accoglienza, con le istituzioni centrali, le autorità locali, con l’economia sociale, con le singole famiglie e cittadini a dare sostegno a chi sta arrivando”. Orlando ha anche informato che “la Protezione Civile ha proceduto immediatamente a nominare un Commissario delegato per i minori soli non accompagnati. Stiamo rafforzando il coordinamento anche a livello europeo con la Commissione europea e attraverso la rete dei Coordinatori nazionali per la garanzia per l’infanzia”.

E che uno dei punti principali dell’impegno italiano è “l’inserimento dei bambini nel sistema scolastico italiano, anche attraverso il sostegno linguistico necessario. I dati che abbiamo ci dicono che sono 21mila i minori entrati nel nostro Paese, il 40% sul totale dei cittadini ucraini entrati in Italia dall’inizio del conflitto. Fra questi, i minori non accompagnati attualmente censiti sono 161, di cui 88 ragazze e bambine e 72 ragazzi e bambini. Da parte nostra – ha concluso il ministro – assicuriamo ogni sforzo per sostenere in ogni modo possibile il popolo ucraino e attenuare gli effetti di questo devastante conflitto che ci auguriamo posa cessare al più presto possibile”.

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