Partito ieri, sabato 3 luglio, il progetto I Borghi Animati: l’Italia come non l’avresti mai immaginata.
Questo progetto è il vincitore – tra oltre 1.200 proposte – del concorso Viaggio in Italia, il contest lanciato dal Ministero della Cultura con la collaborazione di Invitalia, per promuovere il turismo lento e di prossimità nei borghi italiani e nelle aree interne, grazie alle tecnologie digitali e in modi innovativi.
Borghi Animati è stato curato dall’hub creativo piacentino That’s Motion, e attraverso venti illustrazioni di autori differenti, mostra simbolicamente i luoghi dell’Italia, connessi alle leggende e le tradizioni dei territori.
Realizzando così una sorta di “viaggio digitale che, attraverso opere statiche e animate”, pubblicate sul sito web e sui profili social del Ministero della Cultura, per tutta l’estate racconterà al pubblico “percorsi inediti tra i borghi italiani”, in questo periodo di ripartenza del turismo dopo le misure di contenimento della pandemia Covid-19, con un rinnovato interesse per le bellezze artistiche e naturali dell’Italia, e per il turismo di prossimità.
“Anche in questa estate, come nella scorsa – ha affermato il ministro della cultura, Dario Franceschini – stiamo assistendo a una forte voglia di viaggiare nei luoghi meno conosciuti d’Italia, nelle aree interne e nei borghi. Il ministero promuove queste forme di turismo culturale di prossimità anche attraverso un progetto che vede protagonisti gli artisti”. Il ministro ha anche ricordato che “i Borghi sono una risorsa fondamentale per il Paese”, e per tale ragione nel Recovery Plan, ha chiesto “risorse nuove pari a 1 miliardo di euro per tutelarli insieme all’edilizia rurale”.
Miti, leggende e tradizioni culturali nel turismo locale e di prossimità.
Dal sito web del Ministero della Cultura. Creature e tesori misteriosi, spiriti arcani e folletti ci conducono lungo un viaggio fantastico alla scoperta dei nostri borghi più caratteristici: dalla lucana Acerenza, nella cui cattedrale, secondo un’antica leggenda, sarebbero custoditi il Sacro Graal e le spoglie della figlia di Dracula, ad Acitrezza, il piccolo borgo di pescatori siciliano, dove Polifemo, innamorato di Galatea e accecato dall’ira, lancia un grosso masso contro il pastore rivale in amore; fino ad arrivare ad Argegna, sulle sponde del Lago di Como, dove sono in molti a giurare di aver visto nuotare e inabissarsi nelle acque del lago il Lariosauro, un enorme rettile coperto di squame rosse.
E ancora: il viaggio fiabesco procede in Sardegna sulle sponde del coloratissimo borgo di Bosa, famosa per ospitare uno dei carnevali più particolari e irriverenti dell’isola; fino a Cervinia, celebre località sciistica della Valle d’Aosta, e qui animata da Gargantua, il gigante buono che durante il soggiorno aiuta i valligiani con il suo dito a pigiare l’uva o a recuperare un bove caduto nel burrone.
Un drago verde ha scelto come propria dimora Orta San Giulio, in Piemonte, liberata poi dall’omonimo Santo, mentre a Francavilla Fontana, in Puglia, una leggenda medievale narra che la cittadina barocca nacque proprio nel punto in cui un cacciatore, al seguito di Filippo d’Angiò, scoccò la sua freccia che si rivelò dunque magica. Danzanti folletti del bosco, intelligenti e buoni, pullulano tra i vicoli della cittadina di Gemona in Friuli Venezia Giulia, mentre a Vitorchiano, nel Lazio, i Maori dell’Isola di Pasqua incidono un vero Moai su una pietra lì rinvenuta.
La carovana di folletti animati prosegue fino a Bobbio, in Emilia-Romagna, in cui il ponte, come narra la leggenda, ha un’arcata particolare perché sorretta da decine di diavoletti. Il fantasma di Sora Laura si aggira invece a Palazzo Vitelli alla Cannoniera a Città di Castello, in Umbria, mentre a Palmoli, in Abruzzo, i Mazz’marill, folletti tipici della tradizione, si nascondono tra gli arbusti, attendendo i visitatori del bosco. I famosi “polentari” di Corinaldo nelle Marche cuociono la polenta nei pozzi del Paese, mentre a Chiusi, in Toscana, una chioccia anima la cittadina con al seguito un esercito di 500 pulcini d’oro.
Il Palio della Marciliana evoca invece atmosfere e personaggi provenienti dall’epoca medievale nella veneta Chioggia, mentre a Porto Venere, in Liguria, meta di artisti e letterati nell’Ottocento, un dipinto miracoloso svetta dalle acque così come narrato in una famosa leggenda del Duecento. Le streghe volteggiano sui cieli di Castelrotto in Trentino Alto Adige, portando con sé i temporali, mentre il suono delle campane serve a tenerle lontane, mentre la cittadina di Squillace in Calabria può addirittura vantare la sua fondazione per mano di Odisseo.
Infine Termoli in Molise nasconde la leggenda del drago Landoro che nessun pescatore aveva il coraggio di affrontare mentre nella antichissima città di Agropoli, in Campania, sembra che si senta ancora il pianto della Regina Verde, la principessa saracena che si innamorò di un giovane pescatore, e che attende ancora il suo ritorno.
Link Illustrazioni, Ministero della Cultura.
Immagine: Città di Castello – Perugia, Umbria. Illustrazione di Silvia Reginato.