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Il presidente Draghi ha partecipato a Bruxelles al Vertice Nato

Draghi-Stoltenberg-Nato

Il presidente del Consiglio Draghi al Vertice Nato di Bruxelles.

14 Giugno 2021 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi a partecipato a Bruxelles al Vertice Nato. Prima di partecipare ai lavori, il premier ha rilasciato una dichiarazione alla stampa.

Questo il programma della giornata

  • Ore 12.35 – Arrivo alla sede della NATO.
  • Ore 13.00 ​- Cerimonia ufficiale di benvenuto.
  • Ore 13.30 – Riunione del Consiglio Atlantico a livello di Capi di Stato e di Governo.

L’intervento del presidente Draghi al Vertice Nato.

Egregio Segretario generale, cari colleghi, la NATO è stata negli ultimi 72 anni la pietra angolare della nostra sicurezza e difesa comune.

Mentre cerchiamo di voltare pagina dopo una delle più gravi crisi sanitarie, economiche e finanziarie della storia contemporanea, riconosciamo che la sicurezza è un presupposto necessario per preservare e rafforzare le nostre democrazie e i nostri sistemi economici e sociali.

Pertanto, è essenziale che la NATO si rivolga alla Comunità Transatlantica. L’Italia sostiene pienamente le decisioni odierne di avviare – attraverso la NATO 2030 – un processo di ulteriore adattamento per il prossimo decennio e di aggiornamento del Concetto Strategico 2010, basato sui tre compiti fondamentali: difesa collettiva, gestione delle crisi, cooperazione in materia di sicurezza.

Le condizioni di sicurezza sono ancora in rapida evoluzione. Tuttavia, una cosa rimane la stessa: la centralità dell’Alleanza più potente e vincente della storia.

I nostri obiettivi sono molteplici: mantenere la nostra superiorità tecnologica collettiva ed essere pronti ad affrontare tutti coloro che non condividono i nostri stessi valori e il nostro attaccamento all’ordine internazionale basato sulle regole e sono una minaccia per le nostre democrazie; preservare la stabilità strategica e rinnovare anche i nostri sforzi per rafforzare il controllo degli armamenti, il disarmo e l’architettura internazionale della non proliferazione; affrontare le implicazioni per la sicurezza dei cambiamenti climatici; rafforzare la nostra resilienza nazionale e la nostra capacità di affrontare i problemi globali che interessano la nostra Alleanza regionale in un’epoca di vulnerabilità strutturale.

In questo contesto, la deterrenza e la posizione di difesa della NATO devono essere attuate attraverso un approccio di ampio spettro. Dovremmo guardare a tutte le direzioni strategiche, dalla regione indo-pacifica a un focus costante sull’instabilità della regione mediterranea.

Vorrei infine sottolineare l’importanza cruciale che l’Italia dedica al rafforzamento della cooperazione NATO-UE. Stiamo costruendo un’UE più forte anche nel campo della sicurezza e della difesa, nella ferma convinzione del positivo contributo basato sulla complementarietà che l’architrave europeo può fornire per rafforzare ulteriormente la NATO. Vorrei sottolineare a tutti i nostri alleati non appartenenti all’UE che questo è ciò che inequivocabilmente intendiamo per “autonomia strategica dell’UE”.

L’Italia si impegna a contribuire ancora alla deterrenza e alla strategia di difesa dell’Alleanza nonché alle operazioni e missioni della NATO; e a contribuire alle nostre spese per la difesa nazionale, come ha sempre fatto.

Oggi il messaggio che possiamo inviare al resto del mondo è quello sancito dal Trattato di Washington: la coesione politica degli alleati e l’impegno incrollabile all’indivisibilità della nostra sicurezza comune è e sarà il vero centro di gravità della Alleanza e la garanzia ultima della nostra difesa collettiva.

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