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Stampa 2020, Stampa aprile 2020

Coronavirus: il ministro Azzolina ha partecipato a riunioni UE e Unesco

Dal sito web del Ministero dell’Istruzione. Coronavirus, Azzolina ha partecipato a riunione dei Ministri Istruzione Ue e a incontro del gruppo ministeriale Unesco.

La Ministra Lucia Azzolina ha partecipato, stamattina, alla riunione dei Ministri dell’Istruzione Ue sull’emergenza Covid-19. Azzolina ha ricordato, nel suo intervento, la capacità di reazione della comunità scolastica italiana e ha fatto il punto sulle azioni attuate.

La Ministra ha sottolineato che il governo continua a lavorare per garantire il diritto all’istruzione di tutti gli studenti, ponendo particolare attenzione a quelli che hanno maggiore difficoltà di accesso alla didattica a distanza, linea politica adottata anche dagli altri Paesi europei dopo la chiusura delle scuole. Su questo fronte, secondo quanto emerso dalla riunione, la Commissione Europea ha anticipato la messa a disposizione di risorse a sostegno dei Paesi membri. È importante, ha spiegato Azzolina, “mobilitare fondi per la digitalizzazione del sistema di istruzione, la formazione dei docenti, il sostegno alle famiglie, affinché nessuno venga lasciato indietro”.

I Ministri Ue si sono confrontati anche sulla chiusura dell’anno scolastico in corso. Dai dati presentati è emerso che, ad oggi, 14 Paesi non hanno ancora preso decisioni in merito agli Esami finali, 4 li hanno cancellati del tutto o parzialmente, mentre l’Italia figura fra quelli, 9 in tutto, che hanno prospettato uno scenario definito per le prove di fine anno.

Sempre nella giornata di oggi, la Ministra ha partecipato all’incontro del gruppo ministeriale ad hoc dell’Unesco per fronteggiare l’emergenza coronavirus e dare una risposa al miliardo e mezzo di ragazzi che, in tutto il mondo, in questo momento, non possono frequentare lezioni in presenza. La Ministra ha ricordato, a questo proposito, lo stanziamento di 85 milioni di euro da parte del governo italiano per sostenere la didattica a distanza e dare una risposta agli oltre 8 milioni di studenti che nel nostro Paese non possono seguire lezioni in presenza a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

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