Nel messaggio all’ODUCAL, il Papa richiama l’identità e la missione delle università cattoliche: unire fede, ragione e servizio al bene comune
L’incontro con l’ODUCAL e il significato educativo
Il 31 ottobre 2025 Papa Leone XIV ha accolto in Vaticano i membri dell’Organización de Universidades Católicas de América Latina y el Caribe, riuniti in occasione del Giubileo dell’educazione mondiale. Nel suo intervento, il Pontefice ha proposto una riflessione profonda sulla missione delle università cattoliche e sul ruolo che esse sono chiamate a svolgere nel contesto culturale e sociale contemporaneo.
Le università cattoliche, ha ricordato il Papa, rappresentano sin dalle origini un punto di incontro tra fede e sapere, un luogo in cui la ricerca scientifica, la cultura e la dimensione spirituale si fondono per la crescita integrale dell’uomo. L’università cattolica, secondo Leone XIV, non può limitarsi alla trasmissione di nozioni o alla formazione tecnica, ma deve essere un “centro di creatività e di irradiazione del sapere per il bene dell’umanità”.
Fede, ragione e missione educativa
Il Pontefice ha sottolineato che il compito dell’università cattolica è quello di unire fede e ragione, in un cammino comune verso la verità. L’intelligenza e la fede, ha spiegato, non sono realtà contrapposte ma complementari: insieme conducono la persona alla pienezza della propria umanità.
Formare “intelligenze critiche e cuori credenti” significa, per Papa Leone XIV, educare persone capaci di discernimento, solidità etica e apertura al trascendente, in grado di contribuire attivamente al bene comune e di affrontare con responsabilità le sfide della società contemporanea.
L’università cattolica è chiamata quindi a essere “itinerario della mente verso Dio”, non soltanto un’istituzione di insegnamento, ma anche un luogo di testimonianza, di dialogo e di servizio. In questa prospettiva, l’attività accademica diventa parte integrante della missione evangelizzatrice della Chiesa.
Le radici latino-americane dell’educazione cattolica
Nel suo discorso, il Papa ha ricordato con gratitudine la tradizione educativa cattolica del continente latino-americano, dove molte università nacquero per iniziativa di religiosi, missionari e vescovi. Queste istituzioni hanno contribuito a formare intere generazioni di studiosi, professionisti e cittadini consapevoli del loro ruolo nella società.
Il Pontefice ha invitato le università della regione a rinnovare oggi quello stesso spirito di servizio, rispondendo alle nuove sfide culturali, scientifiche e sociali che attraversano il continente. Ha incoraggiato docenti e studenti a mantenere viva la passione per la verità e a non lasciarsi condizionare da modelli di conoscenza puramente utilitaristici o tecnocratici.
L’università come laboratorio di futuro
Papa Leone XIV ha ricordato che viviamo in un tempo di rapidi cambiamenti, nel quale l’educazione è chiamata a essere motore di trasformazione e di speranza. Le università cattoliche devono dunque saper interpretare le domande del presente e offrire risposte creative, basate su una visione dell’uomo che integri scienza, cultura e spiritualità.
Secondo il Papa, la missione educativa della Chiesa si traduce oggi nella capacità di preparare persone competenti, libere e solidali, che mettano la conoscenza al servizio della giustizia, della pace e dello sviluppo umano integrale. Solo così l’università può diventare un autentico “laboratorio di futuro”, capace di unire innovazione e valori, ricerca e fede.
Educare alla responsabilità e al bene comune
Nel suo messaggio, Leone XIV ha ribadito che la formazione universitaria non può ridursi all’acquisizione di competenze tecniche, ma deve includere la dimensione etica e spirituale della persona. Educare significa formare alla responsabilità, alla libertà interiore, alla consapevolezza del bene comune.
Per questo ha incoraggiato i membri dell’ODUCAL a promuovere percorsi di studio che tengano insieme eccellenza accademica, senso critico e apertura alla trascendenza. L’obiettivo è creare spazi di dialogo autentico, in cui studenti e docenti possano interrogarsi sulle grandi questioni dell’uomo, della società e del futuro.
Un cammino di fede e sapienza
Il Papa ha concluso il suo discorso invitando le università cattoliche a custodire e rinnovare la propria identità ecclesiale, restando aperte al mondo ma radicate nella fede. Ha affidato la loro missione alla Vergine Maria, “Trono della Sapienza”, perché continui ad accompagnare docenti e studenti nel loro impegno per la conoscenza e la carità.
La benedizione finale del Pontefice ha rappresentato il sigillo di un dialogo tra fede e cultura che attraversa secoli di storia e che continua a ispirare la vita della Chiesa nel mondo accademico. Un invito, rivolto non solo alle università dell’America Latina, ma a tutte le istituzioni educative cattoliche, a formare generazioni capaci di pensare, credere e agire in modo coerente con la dignità e la speranza cristiana.
Immagine: elaborazione artistica realizzata con IA.