Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Canale Fede e Ragione

Giubileo degli studenti : Papa Leone XIV invita i giovani a guardare verso l’alto e vivere con fede e speranza

udienza giubilare catechesi Papa Leone XIV

Nel Giubileo del mondo educativo 2025, Papa Leone XIV ricorda Pier Giorgio Frassati e invita gli studenti a non accontentarsi, a coltivare interiorità, responsabilità e protagonismo educativo

Nel suo messaggio agli studenti partecipanti al Giubileo del Mondo Educativo (30 ottobre 2025) presso l’Aula Paolo VI, Papa Leone XIV ha offerto una vera e propria lezione di vita rivolta ai giovani, invitandoli a non “vivacchiare”, ma a “vivere” — e “verso l’alto”.

In questo articolo analizziamo i principali temi del discorso, la sua rilevanza per l’educazione contemporanea e l’appello a una generazione che vuole essere “plus”, protagonista della società e della Chiesa.

1. L’incontro e l’augurio iniziale

Aprendo il suo intervento, Papa Leone XIV saluta con gioia i ragazzi e le ragazze radunati, ricordando con emozione i suoi anni da insegnante di matematica: «La vostra compagnia… mi fa ricordare gli anni nei quali insegnavo matematica a giovani vivaci come voi». Un’apertura intima, che crea subito una connessione: non un’occasione formale, ma un dialogo tra docente e studente, tra pastore e giovane comunità educativa.

2. Il modello di vita : Pier Giorgio Frassati e “verso l’alto”

Il Papa richiama il giovane studente italiano Pier Giorgio Frassati, canonizzato nel corso dell’anno giubilare: «Vivere senza fede non è vivere, ma vivacchiare», e ancora: «Verso l’alto».

Questa citazione è significativa: invita i giovani a non accontentarsi, a non appiattirsi sulle mode o sulle apparenze, ma a lasciarsi ispirare da un desiderio più grande: «Sogno di più, Signore, ho voglia di più: ispirami tu!»
Si tratta dunque di un richiamo alla trascendenza, all’anelito di una vita piena, autentica, che non si riduca al quotidiano banale.

3. Educazione come strumento e alleanza generativa

Il discorso prosegue con un forte richiamo all’educazione come leva di cambiamento. Il Papa ricorda il progetto del Patto Educativo Globale lanciato da Papa Francesco, che chiama tutti – giovani e adulti – a un’alleanza educativa globale.
La sfida sottolineata è che i giovani non siano solo destinatari passivi dell’educazione, ma attori protagonisti: «Voi… non siete solo destinatari dell’educazione, ma i suoi protagonisti».
Da qui l’invito a giovani e adulti ad «unirsi per realizzare» una “generazione plus”, cioè una generazione che sappia dare un “qualcosa in più” alla Chiesa e al mondo. Il concetto di “costellazioni educative” compare come immagine potente della comunità educativa che si muove insieme.

4. Tre grandi sfide educative per i giovani

Il discorso si articola attorno a tre sfide concrete per i giovani d’oggi:

  • Educazione alla vita interiore. Il primo tema riguarda la profondità: l’educazione non deve fermarsi a competenze tecniche o sociali, ma coinvolge la dimensione interiore dell’uomo. Il Papa fa riferimento a Sant’Agostino e alla sua celebre frase «Il mio cuore è inquieto finché non riposa in Te». Il richiamo è forte: «Non basta avere grande scienza, se poi non sappiamo chi siamo e qual è il senso della vita». In un’epoca in cui tanti giovani avvertono vuoti, solitudini, disagi anche psicologici, il messaggio è che l’educazione alla vita interiore diventi centrale, affinché la tecnica non disumanizzi.
  • Educazione al digitale. La seconda sfida è l’educazione al mondo digitale: il Papa riconosce che i giovani “ci vivono dentro” e che la tecnologia, l’algoritmo, l’intelligenza artificiale rappresentano un’opportunità straordinaria — ma anche un pericolo.
    «Non lasciate però che sia l’algoritmo a scrivere la vostra storia! Siate voi gli autori» afferma Papa Leone XIV.
    Viene ricordato il caso esemplare di San Carlo Acutis, ragazzo che ha utilizzato l’informatica per il bene, trasformando Internet in strumento evangelizzante.
    Il Papa invita dunque a “umanizzare il digitale”, a usarlo come spazio di fraternità e creatività, non come gabbia. Un invito essenziale soprattutto per chi vive immerso nella rete.
  • Educazione alla pace. La terza sfida è l’educazione alla pace: «Questo futuro può essere cambiato? Certamente! Come? Con un’educazione alla pace disarmata e disarmante». In un mondo segnato da guerre, divisioni, odio, il Papa invita i giovani a diventare operatori di pace “lì dove vivete, in famiglia, a scuola, nello sport e tra gli amici” e ad accogliere chi proviene da un’altra cultura. L’educazione alla pace implica riconoscere la dignità di ogni ragazzo e ragazza, senza discriminazioni, senza esclusioni, senza ghettizzazioni.

5. Il simbolismo delle stelle e l’orientamento «verso l’alto»

Un’immagine ricorrente nel discorso è quella delle stelle. Il Papa parla dell’infinità del cielo, delle stelle che si possono contare solo in minima parte — e di come i marinai, i popoli antichi, le civiltà delle Ande usassero le stelle come bussola.
E precisa: «Ognuno è una stella, e insieme siete chiamati a orientare il futuro».

Questo richiamo simbolico invita a guardare oltre l’orizzonte del momento presente, a non perdere di vista ciò che conta davvero: l’educazione, la fraternità, l’impegno verso gli altri. Infine l’invito a «guardare verso Gesù Cristo, “il sole di giustizia” (cfr Lc 1,78)» come stella guida.

6. Rilevanza per il mondo dell’educazione e per i giovani oggi

Il discorso di Papa Leone XIV offre spunti di riflessione molto attuali per docenti, studenti, genitori, operatori dell’educazione. In un mondo segnato dalla velocità digitale, dalla frammentazione della comunicazione, dall’individualismo, il richiamo alla “vita interiore”, all’“umanizzazione del digitale” e all’“educazione alla pace” va nella direzione di un’educazione integrale, non riducibile al solo apprendimento tecnico o al successo personale.

Per i giovani in particolare, l’appello a non accontentarsi di “vivacchiare”, ma di “vivere” con passione, progettualità e senso, costituisce una sfida esistenziale: uscire dalla cultura dell’effimero, della superficialità, della dipendenza dai dispositivi, per diventare protagonisti della Storia, della Chiesa e della società.

Gli insegnanti e gli educatori, dal canto loro, sono chiamati a diventare “stelle-guida” non isolate, bensì parte di “costellazioni educative” dove ciascuno collabora, dialoga, condivide competenze, valori e impegno umano.

7. Conclusione: un invito alla generazione «plus»

In conclusione, il Papa lancia un invito chiaro: che i giovani oggi siano la “generazione plus”, quella che dà un “qualcosa in più”, che illumina il mondo con coraggio, creatività, solidarietà e verità. Come egli stesso afferma: «Accendete il faro della speranza nelle ore buie della storia».

E ribadisce: «Non vi accontentate delle stelle cadenti, cui si affidano desideri fragili. Guardate verso l’alto». Questo messaggio risuona come un richiamo urgente e insieme fiducioso: l’educazione non è solo trasmissione di saperi, ma generazione di senso, di comunità, di futuro.

Vedi pure i tweet di Papa Leone XIV sul proprio profilo ufficiale X.

Immagine: elaborazione artistica realizzata con Intelligenza Artificiale.

Comments

comments