Nell’udienza del 15 ottobre 2025 in Vaticano, Papa Leone XIV ha incoraggiato le religiose agostiniane a vivere la loro missione come testimonianza di preghiera, servizio e speranza per la Chiesa universale.
Un incontro di preghiera e comunione
Mercoledì 15 ottobre 2025, presso l’Auletta dell’Aula Paolo VI, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza le Agostiniane Recollette della Federazione del Messico. L’incontro, semplice ma denso di significato, si inserisce nel cammino di ascolto e vicinanza che il Pontefice sta dedicando alle comunità religiose in occasione del Giubileo.
Il Papa ha rivolto parole di incoraggiamento e di speranza, ricordando che la vita consacrata è segno vivo di fedeltà al Vangelo e dono per la Chiesa universale. Ha sottolineato come le religiose, con la loro missione, siano chiamate a testimoniare valori fondamentali come misericordia, verità e amore.
Misericordia e verità come fondamento della vita consacrata
Nel suo discorso, Papa Leone XIV ha posto al centro il tema della misericordia e della verità, che devono illuminare il cammino delle religiose agostiniane. “È il Signore stesso a donare la grazia di camminare nell’amore” – ha ricordato – indicando la via di una vita consacrata che non si limita al silenzio e alla contemplazione, ma che diventa testimonianza concreta di fraternità e di servizio.
Le Agostiniane Recollette, secondo il Papa, sono chiamate a custodire il carisma agostiniano, fondato sulla vita comunitaria, sulla preghiera incessante e sulla ricerca della verità interiore, senza separarsi dalle necessità del popolo di Dio.
Una missione che nasce dall’umiltà
Papa Leone XIV ha ricordato alle religiose che la loro missione non consiste nel cercare visibilità o potere, ma nell’essere segno di umiltà e gratuità. L’amore che nasce dalla vita consacrata, ha spiegato, diventa fecondo quando si traduce in servizio ai fratelli e nelle opere di misericordia.
Il Papa ha invitato le Agostiniane a continuare a testimoniare la gioia del Vangelo con semplicità, ricordando che ogni comunità religiosa è chiamata ad essere “luce che illumina i cammini del mondo” anche nei contesti più difficili, come quelli segnati da violenza, disuguaglianze o sfide culturali.
Il contributo delle Agostiniane Recollette del Messico
La presenza delle Agostiniane Recollette in Messico è storicamente significativa: da secoli le religiose sono impegnate nella preghiera, nell’educazione, nell’assistenza ai più fragili e nella promozione del Vangelo. La Federazione messicana, rappresentata in Vaticano, porta con sé una ricca tradizione spirituale e culturale che contribuisce alla vitalità della Chiesa in America Latina.
Papa Leone XIV ha espresso gratitudine per l’opera quotidiana delle suore, ricordando che la loro fedeltà, pur nel nascondimento, è un seme di speranza per la Chiesa intera.
Comunione con la Chiesa universale
L’udienza è stata anche un momento per riaffermare la comunione con la Sede Apostolica. Le Agostiniane Recollette, unite da un carisma comune, sono state incoraggiate a rafforzare il loro senso di appartenenza alla Chiesa universale, senza chiudersi in se stesse ma aprendosi alle sfide globali della missione.
Il Papa ha ribadito che la vita consacrata non è un bene solo per chi la vive, ma un dono per tutti: è segno della presenza di Dio, memoria viva del Vangelo e testimonianza che la carità non conosce confini.
Testimoni di speranza per il futuro
In un tempo caratterizzato da incertezze, guerre e crisi sociali, Papa Leone XIV ha invitato le religiose ad essere “testimoni di speranza”. La loro vocazione – ha spiegato – consiste nel mostrare che l’amore di Dio è più forte di ogni difficoltà e che la misericordia è capace di trasformare i cuori.
La vita consacrata, vissuta nella quotidianità della preghiera e del servizio, diventa così una risposta profetica alle sfide del nostro tempo.
Conclusione: camminare insieme tra misericordia e amore
Il discorso del Papa alle Agostiniane Recollette del Messico si chiude con un invito: camminare insieme, come comunità e come Chiesa, nel segno della misericordia, della verità e dell’amore. Solo così la vita consacrata può essere feconda e continuare ad essere una sorgente di luce e di speranza per il mondo.
Con questo incontro, Papa Leone XIV ha voluto ribadire che ogni comunità religiosa, anche la più piccola o apparentemente nascosta, ha un ruolo insostituibile nella missione della Chiesa universale.