La proclamazione presidenziale del Columbus Day 2025 ribadisce il valore di Cristoforo Colombo e dell’eredità italo-americana
Il Presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump ha firmato la proclamazione ufficiale con cui il 13 ottobre 2025 è stato riconosciuto come Columbus Day, una delle feste più conosciute della storia americana. L’atto, pubblicato sul sito ufficiale della Casa Bianca, ribadisce la centralità di Cristoforo Colombo come “eroe americano originale” e come “gigante della civiltà occidentale”, sottolineando il ruolo cruciale della comunità italo-americana nella costruzione degli Stati Uniti moderni.
La decisione arriva in un momento in cui la festa è stata al centro di accesi dibattiti negli ultimi anni. In diverse città americane, il Columbus Day era stato sostituito dall’Indigenous Peoples’ Day, volto a ricordare le popolazioni indigene e le ingiustizie subite dopo l’arrivo degli europei. Trump, invece, con la sua proclamazione ha voluto riaffermare con forza la dimensione storica e simbolica della figura di Colombo, opponendosi alle spinte che miravano a rimuoverne statue o ridimensionarne la memoria.
Le parole di Trump nel proclama ufficiale
Nel testo ufficiale del proclama, Trump afferma che Colombo concepì un’avventura che nessun altro aveva immaginato, riuscendo in una delle imprese più gloriose della storia. Viene celebrato come “esploratore visionario” e come colui che “ha dato all’America il mondo che conosciamo oggi”.
Il Presidente denuncia il tentativo, avvenuto in anni recenti, di “distruggere il suo nome e disonorare la sua memoria”, con riferimento agli atti vandalici contro le statue di Colombo in diverse città statunitensi. Per Trump, questi episodi rappresentano non soltanto un attacco a un personaggio storico, ma a un intero patrimonio culturale condiviso tra Italia e Stati Uniti.
Il proclama richiama inoltre la legge del Congresso del 1934, modificata nel 1968, che stabilisce il Columbus Day come festa federale il secondo lunedì di ottobre. Un richiamo alla tradizione legislativa americana che rafforza la legittimità di questa celebrazione.
Il valore del Columbus Day per l’identità americana
Il Columbus Day non è solo una festa storica: rappresenta un pilastro dell’identità culturale e politica degli Stati Uniti. Fin dalla sua istituzione, è stato considerato un simbolo dell’eredità occidentale e della capacità di spingersi oltre i confini conosciuti.
Per la comunità italo-americana, la festa è un momento di orgoglio e di riconoscimento del contributo dato alla crescita del Paese. Nel suo proclama, Trump ha infatti ringraziato esplicitamente la comunità italiana e italo-americana, ricordando come il legame con l’Italia sia stato alla base di rapporti storici, culturali e politici che ancora oggi uniscono i due Paesi.
Confronto con gli anni precedenti
Negli anni dell’amministrazione Biden, il Columbus Day era stato comunque celebrato a livello federale, con proclami ufficiali. Tuttavia, Biden aveva posto grande attenzione anche alla ricorrenza parallela dell’Indigenous Peoples’ Day, sottolineando la necessità di riconoscere le sofferenze e le discriminazioni subite dai popoli nativi.
A livello locale, diversi Stati e città avevano scelto di sostituire o affiancare le due celebrazioni, ridimensionando così il profilo del Columbus Day. In questo senso, la proclamazione di Trump del 2025 si configura come un ripristino simbolico del valore originario della festa, un messaggio politico forte che intende riaffermare l’orgoglio nazionale e la continuità storica.
Un ponte tra Italia e Stati Uniti
Il Columbus Day ha sempre avuto una dimensione internazionale, e non soltanto americana. Ricordare Cristoforo Colombo significa anche ribadire i legami profondi tra gli Stati Uniti e l’Italia.
Nel 2025, le celebrazioni hanno assunto un valore ancora più rilevante grazie alla concomitanza con iniziative in Italia. Anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel suo messaggio per la Giornata nazionale di Cristoforo Colombo, ha parlato del “legame indissolubile che unisce le due sponde dell’Atlantico”, sottolineando come la storia di Colombo rappresenti il nucleo dei valori occidentali.
La coincidenza delle dichiarazioni dei due leader rafforza l’immagine di un rapporto transatlantico che non è solo politico ed economico, ma anche culturale e identitario.
Trump e la politica dei simboli
La decisione di Trump di proclamare il Columbus Day non è soltanto un atto formale: si inserisce nella più ampia strategia di riaffermare simboli, eroi e miti fondativi della civiltà occidentale. Una politica dei simboli che punta a consolidare un’identità comune e a rispondere a quello che viene percepito come un tentativo di “cancel culture”.
Cristoforo Colombo, in questo senso, diventa il rappresentante di un’epoca di esplorazioni e di conquiste, ma anche di una visione positiva della storia, in cui l’Occidente è visto come motore di progresso.
Il Columbus Day 2025 segna dunque un passaggio significativo nella narrazione politica e culturale americana. Con la proclamazione ufficiale, Donald Trump ha voluto non soltanto onorare la memoria di Cristoforo Colombo, ma anche riaffermare i valori di coraggio, esplorazione e identità che ne derivano.
Un messaggio che trova eco anche in Italia e che si inserisce in un contesto più ampio di dialogo tra le due sponde dell’Atlantico. Oltre la polemica politica e culturale, la figura di Colombo rimane al centro di un’eredità storica che continua a unire i popoli e a stimolare riflessioni sul rapporto tra passato e presente.
Immagine: cortesia The White House.