Alla riunione dei leader atlantici all’Aja, il Premier sottolinea la compattezza dell’Alleanza, gli investimenti sostenibili e la priorità strategica del fianco sud
L’Aja, 25 giugno 2025 – La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato al Vertice dei Capi di Stato e di Governo della NATO, tenutosi oggi nei Paesi Bassi. Al termine dei lavori, la Premier ha tenuto un articolato punto stampa nel quale ha ribadito la solidità dell’Alleanza Atlantica e la volontà dell’Italia di contribuire alla sicurezza collettiva in modo sostenibile e strategicamente orientato. A margine del vertice, Meloni ha incontrato i leader di Francia, Germania, Regno Unito, Polonia, il Segretario Generale della NATO e il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.
Giorgia Meloni: una NATO compatta in un contesto globale instabile
«Si conclude un vertice importante, tanto per gli impegni assunti quanto per il contesto molto complesso in cui si è svolto», ha esordito Giorgia Meloni. La Presidente ha definito “fondamentale” la compattezza dell’Alleanza e la comune volontà di rafforzarla, sottolineando la centralità del dialogo tra partner transatlantici.
Nel suo intervento in Assemblea plenaria, il Premier ha espresso soddisfazione per l’avvio del cessate il fuoco tra Israele e Iran, tema discusso anche nel bilaterale con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ha quindi rilanciato la necessità di impegno per ottenere due ulteriori tregue: in Ucraina, dove ha denunciato la chiusura da parte della Russia, e a Gaza, dove la situazione umanitaria è «insostenibile».
Difesa e sicurezza: impegni sostenibili per l’Italia
Giorgia Meloni ha chiarito che l’Italia ha assunto impegni concreti e sostenibili in materia di spese per la difesa e la sicurezza. L’incremento previsto è dell’1,5% del PIL in 10 anni per la difesa, e di un ulteriore 1,5% per la sicurezza, intesa in senso ampio. Il piano non comporterà tagli ad altri settori prioritari: «Non distoglieremo neanche un euro dalle altre priorità del governo a difesa degli italiani», ha assicurato.
Ha anche sottolineato che la sicurezza oggi comprende confini, migrazione irregolare, infrastrutture critiche, mobilità militare, intelligenza artificiale, innovazione e ricerca, delineando una visione ampia e moderna delle minacce e delle necessità strategiche.
Focus sull’innovazione tecnologica e la difesa europea
Durante il vertice, Meloni ha richiamato l’attenzione dei partner sull’importanza del fianco sud della NATO, spiegando le nuove sfide legate alla crescente proiezione della Russia nel Mediterraneo e all’emergere di minacce ibride.
Nel suo intervento, ha proposto una riflessione aggiornata sui capability targets dell’Alleanza, affermando che «un satellite può essere più strategico di un carro armato» e richiamando le lezioni apprese dalla guerra in Ucraina: l’efficacia di droni economici contro sistemi militari costosi. Ha quindi invitato a ripensare non solo quanto si investe, ma su cosa si investe.
Sostegno pieno all’Ucraina e cooperazione industriale
Il vertice ha ribadito il pieno sostegno all’Ucraina, confermato da tutti i leader. Meloni ha ricordato il valore strategico dell’autonomia industriale europea, spiegando che l’Italia intende favorire la produzione nazionale di materiali e tecnologie per la difesa, anche in collaborazione con partner europei, ma privilegiando il coinvolgimento delle aziende italiane.
Alla domanda sull’impatto economico degli investimenti, il Presidente Meloni ha dichiarato che si tratta di un circolo virtuoso, poiché tali spese rafforzano le imprese italiane e generano effetti espansivi sull’economia.
Interazioni con gli alleati e con Trump: dialogo aperto anche su dazi
Interrogata sui rapporti con Trump e il tema dei dazi, Giorgia Meloni ha confermato un dialogo costruttivo in corso. «Una maggiore integrazione tra le economie transatlantiche è parte integrante del rafforzamento dell’Alleanza», ha spiegato, evidenziando il ruolo dell’Italia nel rilancio dei rapporti euroamericani.
Ha anche giudicato sostenibile un dazio al 10%, come ipotizzato dal ministro Tajani, e ha ribadito che l’Italia continuerà a difendere le proprie imprese e interessi nei negoziati commerciali.
Sì alla colonna europea della NATO, no a sovrapposizioni
Rispondendo a una domanda sull’ipotesi di un esercito europeo, Meloni ha escluso l’idea di duplicare la NATO: «La NATO è il sistema di difesa occidentale. La colonna europea deve rafforzarla, non sovrapporsi». Ha ribadito il sostegno alla cooperazione industriale e strategica tra Paesi europei all’interno della struttura atlantica, senza indebolirla con sovrastrutture parallele.
Realismo, autonomia, sovranità
Chiudendo il punto stampa, Giorgia Meloni ha rimarcato la responsabilità e il realismo del governo italiano, che non assume impegni al di sopra delle proprie possibilità. Le scelte dell’Italia, ha detto, «non servono a compiacere qualcuno, ma a rafforzare la nostra sovranità e autonomia». La priorità, ha concluso, è mantenere l’Italia una nazione forte, protagonista nel mondo.