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Giorgia Meloni al 25° anniversario di Libero : Difendere la libertà di stampa significa difendere la democrazia

presidente Giorgia Meloni libero quotidiano

Nel suo videocollegamento per la celebrazione dei 25 anni del quotidiano, il Presidente del Consiglio ha sottolineato il ruolo centrale della stampa libera nel garantire pluralismo, partecipazione e consapevolezza democratica.

Roma, giovedì 13 giugno 2025 – In occasione del venticinquesimo anniversario dalla fondazione del quotidiano Libero, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato alla celebrazione ufficiale con un intervento in videocollegamento, trasmesso durante l’evento che ha visto riuniti a Milano numerosi giornalisti, editorialisti, personalità del mondo istituzionale e protagonisti della comunicazione italiana.

Nel suo discorso, Giorgia Meloni ha voluto innanzitutto ringraziare il quotidiano Libero, sottolineando come la testata abbia saputo mantenere in questi venticinque anni una propria identità forte e riconoscibile, alimentando il confronto delle idee e contribuendo, anche nei momenti più critici, alla vita democratica del Paese.

“Libero ha attraversato un quarto di secolo di storia italiana, raccontando cambiamenti politici, sociali e culturali con uno stile unico, talvolta provocatorio, ma sempre coerente con la propria linea editoriale”, ha dichiarato Meloni. “In un tempo in cui la comunicazione rischia di appiattirsi su cliché e slogan, la capacità di difendere un punto di vista è una risorsa, non un limite.”

Difendere la libertà di stampa

Al centro dell’intervento del Presidente del Consiglio vi è stato il tema della libertà di stampa, intesa non soltanto come diritto costituzionalmente garantito, ma come strumento essenziale per garantire la qualità della democrazia e la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica.

“Difendere la libertà di stampa significa difendere la democrazia. Non c’è vera partecipazione senza informazione corretta, pluralista e libera da condizionamenti economici o ideologici. Ed è dovere delle istituzioni creare le condizioni affinché le voci del giornalismo possano continuare a essere indipendenti.”

L’evoluzione del rapporto tra politica e media

Nel suo intervento, Giorgia Meloni ha anche accennato all’importanza di un rapporto maturo e rispettoso tra istituzioni e mondo dell’informazione, sottolineando come un confronto sano, anche acceso, tra politica e media sia segno di vitalità democratica.

“Non sempre i rapporti tra politica e stampa sono semplici, ma devono restare trasparenti, leali e fondati sul riconoscimento reciproco dei rispettivi ruoli”, ha affermato. “Un governo forte non teme il dissenso o la critica: li ascolta, vi riflette, e continua a fare ciò che ritiene giusto, nella chiarezza e nella responsabilità.”
Meloni ha infine ribadito che solo una stampa realmente libera può rappresentare un argine contro l’arbitrio e un canale di ascolto autentico delle istanze dei cittadini, anche quando scomode o controcorrente.

In un passaggio particolarmente significativo, Meloni ha denunciato il pericolo delle pressioni occulte e delle forme di censura indiretta, spesso esercitate non da governi o leggi restrittive, ma da dinamiche di potere, interessi economici, piattaforme digitali e meccanismi di disinformazione che alterano il quadro informativo.

“Oggi il nemico della libertà non è sempre riconoscibile. Può assumere le forme subdole del politically correct, del boicottaggio commerciale, dell’algoritmo che silenzia. Ecco perché è ancora più urgente proteggere l’indipendenza delle redazioni e il pluralismo delle opinioni.”

Un augurio per il futuro del giornalismo

Concludendo il suo intervento, Giorgia Meloni ha rivolto un sentito augurio al quotidiano Libero, ai suoi direttori e ai giornalisti che ne hanno costruito nel tempo il profilo.

“A tutti coloro che lavorano a Libero – dai fondatori agli attuali collaboratori – va il mio grazie per il contributo offerto al dibattito pubblico. E l’augurio di continuare con determinazione a informare, approfondire, investigare, senza mai rinunciare al senso critico e all’onestà intellettuale.”

Un evento per riflettere sul giornalismo di oggi

La celebrazione del venticinquesimo anniversario di Libero ha rappresentato anche un’occasione di confronto sul futuro del giornalismo italiano, in un momento storico in cui le trasformazioni tecnologiche, i modelli economici in crisi e l’intelligenza artificiale stanno cambiando radicalmente il modo di fare informazione.

Durante l’evento sono intervenuti giornalisti storici della testata, rappresentanti dell’editoria, accademici ed esperti di comunicazione. Sono stati ricordati i passaggi più significativi della storia di Libero, dalla direzione di Vittorio Feltri alle battaglie editoriali che hanno segnato i dibattiti politici negli ultimi due decenni.

Fondato nel 2000, Libero si è contraddistinto per uno stile editoriale schietto, a tratti irriverente, fortemente schierato e critico verso i poteri consolidati. Nonostante le polemiche che talvolta ne hanno accompagnato l’attività, ha rappresentato una voce rilevante nella stampa italiana, mantenendo una base solida e fedele di lettori e un ruolo di pungolo verso la politica e la società.

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