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Il presidente Meloni agli Stati Generali dei Commercialisti : Il fisco non deve soffocare, ma aiutare a prosperare

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Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene all’evento nazionale dei commercialisti : riforma fiscale, equità tributaria, lotta all’evasione e ruolo centrale delle professioni al centro del discorso

Un saluto non di protocollo: “Non potevo mancare”.

Il 10 giugno 2025, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato agli Stati Generali dei Commercialisti, intervenendo con un discorso denso di contenuti, visione e ringraziamenti. Dopo aver salutato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, e i rappresentanti degli ordini territoriali, ha chiarito:

“Non potevo mancare, anche solo per un breve saluto. Non lo dico per protocollo né per piaggeria: mi conoscete abbastanza da sapere che se non penso una cosa, semplicemente non la dico.”

Il ruolo centrale dei commercialisti per lo Stato e per i cittadini

Meloni ha ribadito con forza il valore delle professioni nella società italiana e in particolare l’importanza strategica dei commercialisti:

“Siete un punto di connessione tra lo Stato e i cittadini, tra l’amministrazione finanziaria, le famiglie e le imprese. Il vostro ruolo è essenziale per il buon funzionamento della macchina fiscale e tributaria.”

Il governo, ha sottolineato, ha riconosciuto concretamente tale ruolo tramite un dialogo costante con la categoria, che ha contribuito a plasmare alcune delle principali riforme fiscali varate negli ultimi anni.

Riforma fiscale: meno burocrazia, più fiducia

Una parte centrale dell’intervento è stata dedicata alla riforma fiscale, definita come la più ambiziosa degli ultimi 50 anni:

“Abbiamo già approvato in via definitiva 16 decreti legislativi, più un ulteriore decreto in via preliminare. Se dovessi darle un titolo, sarebbe: meno burocrazia, più fiducia nei cittadini.”

Tra i punti salienti, Meloni ha citato:

  • Quattro testi unici già approvati e un quinto in via preliminare.

  • Il concordato preventivo biennale, reso strutturale e più vicino alle esigenze dei contribuenti.

  • La riforma dell’IRPEF, con riduzione delle aliquote e attenzione al ceto medio.

Un fisco alleato, non un nemico

Nel delineare la visione del governo, Meloni ha dichiarato:

“Il fisco non deve opprimere famiglie e imprese con regole astruse e tassazione ingiusta. Deve essere lo strumento per rendere la società più giusta ed equa.”

E ha ribadito un principio guida:

“Il fisco è il biglietto da visita della credibilità di uno Stato. Deve chiedere il giusto e usare le risorse con serietà, come farebbe un buon padre di famiglia.”

Lotta all’evasione: record storico nel 2024

Rispondendo alle critiche, la Premier ha rivendicato i risultati concreti raggiunti:

“A chi ci accusa di condoni e aiuti agli evasori, rispondiamo con i fatti: il 2024 ha registrato il recupero fiscale più alto di sempre, pari a 33,4 miliardi di euro.”

Tale risultato, ha sottolineato, è frutto di una distinzione netta tra chi evade per malafede e chi si trova in difficoltà. Inoltre, è anche merito del lavoro quotidiano e silenzioso dei commercialisti:

“Vi ringrazio per l’impegno che avete dimostrato. È stato fondamentale per aumentare la compliance e rafforzare il rapporto contribuente-amministrazione.”

Nuove tutele e riforme per i professionisti

Meloni ha illustrato anche gli interventi legislativi più attesi dal mondo professionale, tra cui:

  • La semplificazione del regime dei lavoratori autonomi, con possibilità di aggregazione in studi professionali.

  • Il principio di neutralità fiscale per le aggregazioni, esteso anche ai professionisti.

  • La riforma della responsabilità del collegio sindacale, che ha finalmente corretto un’“equiparazione ingiusta” tra amministratori e organi di controllo.

“Abbiamo liberato i componenti del collegio sindacale dal timore paralizzante dell’errore. Ora possono svolgere il loro ruolo con maggiore efficienza e serenità.”

Conclusione: “Abbiamo ancora bisogno dei commercialisti”

Nel finale, Giorgia Meloni ha lanciato un appello alla responsabilità condivisa tra istituzioni e professionisti:

“Abbiamo ancora bisogno della competenza dei commercialisti per rimettere l’Italia al posto che merita. C’è ancora molto lavoro da fare, ma sono certa che insieme vinceremo molte battaglie.”

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