Alla seconda edizione dell’evento promosso dal quotidiano La Verità, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dialoga con Maurizio Belpietro su referendum, governo, Decreto Sicurezza, politica estera, Ucraina e Gaza, fondi cinema.
Giovedì 5 giugno 2025, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato a Roma alla seconda edizione de Il giorno de La Verità, evento organizzato dall’omonimo quotidiano diretto da Maurizio Belpietro. Nel corso dell’intervista, durata circa un’ora, Meloni ha toccato numerosi temi di attualità politica, economica e internazionale, offrendo la sua visione su stabilità di governo, rapporti internazionali, referendum, sicurezza, cultura e conflitti globali.
Uno dei primi argomenti trattati è stato quello del referendum. In merito alla sua decisione di recarsi alle urne ma non ritirare la scheda, Meloni ha chiarito: “Penso che sia giusto dare un segnale di rispetto nei confronti delle urne e dell’istituto referendario. Ma non condivido i contenuti dei referendum”. Ha poi aggiunto: “L’astensione è un diritto, come ci insegnano anche partiti che oggi sono all’opposizione ma in passato l’hanno sostenuta”.
Sulla polemica politica, ha criticato quella che ha definito “una questione interna alla sinistra”, osservando: “Parliamo di norme fatte dalla sinistra che oggi la sinistra vuole abrogare. Se erano così urgenti, perché non sono state modificate quando governavano?”.
Governo e stabilità
Sul fronte interno, Meloni ha rivendicato la solidità del suo esecutivo: “La maggioranza è compatta e lavora bene. I risultati parlano chiaro: stiamo offrendo risposte concrete. La riforma più grande che abbiamo introdotto è la stabilità”.
Ha poi contestato alcune ricostruzioni giornalistiche che parlano di tensioni interne: “Non faccio la maestra, sono fiera del lavoro dei miei ministri e in particolare dei Vice Premier. Alcuni articoli sembrano più costruiti per generare fatti che per raccontarli”.
Italia nel mondo
Meloni ha smentito anche le accuse di isolamento internazionale: “Tutto si può dire, fuorché che l’Italia sia isolata. Abbiamo ritrovato un protagonismo internazionale fondato sulla cooperazione tra pari. Non vogliamo fare la ruota di scorta di Francia e Germania. Con Macron ci siamo incontrati per tre ore, e ci vedremo ancora nei prossimi vertici”.
Riguardo all’ex Presidente americano, ha confermato: “Con Trump ci sono stati diversi incontri, e ci vedremo ancora durante il G7 e il Vertice NATO. Con entrambi gli schieramenti manteniamo rapporti costruttivi”.
Ucraina, Putin e deterrenza
Sul conflitto in Ucraina, il Presidente del Consiglio ha ribadito la necessità di sostenere Kiev: “Temo che il vero obiettivo di Putin sia quello di ripristinare le vecchie sfere di influenza. Se l’Ucraina fosse capitolata subito, il rischio di una guerra più vicina all’Italia sarebbe stato reale. La pace si costruisce con la deterrenza”.
Meloni ha ricordato anche i tentativi di mediazione internazionale, sottolineando il ruolo dell’Italia e l’apertura alla proposta del Papa per ospitare eventuali negoziati in Vaticano.
Gaza e Medio Oriente
Interpellata sulla situazione a Gaza, Meloni ha chiarito la posizione del governo: “Questa guerra è stata iniziata da Hamas. Israele ha il diritto di difendersi, ma deve fermarsi dove l’azione diventa inaccettabile per la popolazione civile. Noi abbiamo agito, non solo parlato: siamo tra i Paesi che più hanno aiutato la popolazione di Gaza”.
Decreto sicurezza e fondi cinema
Sul Decreto sicurezza, approvato recentemente, Giorgia Meloni ha risposto alle accuse di autoritarismo: “Vogliamo garantire la libertà dei cittadini onesti. Inasprire le pene contro chi aggredisce le forze dell’ordine, occupa case o truffa gli anziani non significa reprimere la libertà, ma proteggerla”.
Infine, sull’uso dei fondi pubblici per il cinema, il premier ha parlato di sprechi del passato: “Abbiamo film che hanno preso 500 mila euro e incassato 2 mila. Non possiamo permettere tutto questo. Non mi interessa cosa votano gli artisti – ha affermato – ma voglio che i soldi degli italiani siano spesi bene”, e, ha concluso, “continueremo a fare questo lavoro”.
Concludendo, Giorgia Meloni ha affermato: “Io farò tutto il possibile per arrivare a fine legislatura con questo governo. La stabilità è la nostra sfida più grande, ed è anche la nostra più grande riforma”.