Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Canale Fede e Ragione

L’Italia è tornata credibile : Giorgia Meloni rilancia strategia e visione a Confindustria

presidente Giorgia Meloni Assemblea Confindustria 2025

Il premier rilancia visione industriale, attrazione investimenti e sovranità energetica. “La rotta si può invertire, ma serve coraggio e lavoro di squadra”.

Martedì 27 maggio 2025, presso il Teatro EuropAuditorium di Bologna, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto un articolato e appassionato intervento all’Assemblea di Confindustria. Un discorso che ha toccato i principali temi economici, energetici, industriali e geopolitici, delineando la strategia del Governo per il rilancio del sistema Italia.

La centralità del tessuto produttivo italiano

Giorgia Meloni ha aperto il suo intervento ringraziando il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini e la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, affermando: “Il confronto con le categorie produttive è una cifra di questo Governo”. La premier ha ribadito che la centralità dell’industria non è solo dichiarata ma concretamente sostenuta: “Abbiamo cercato di riconoscere questa centralità non a parole, ma con i fatti”.

La strategia economica del Governo si basa su tre pilastri: “Serietà, efficacia e una visione di sviluppo di lungo termine”, sottolineando come “l’Italia oggi si presenta credibile di fronte a un quadro economico-finanziario di straordinaria complessità”.

Con riferimento ai recenti risultati economici, Meloni ha ricordato che lo spread è stato più che dimezzato, la borsa ha registrato performance record e il rating di Moody’s è stato rivisto in positivo dopo 25 anni.

Un altro punto centrale è stato l’attrattività per gli investimenti esteri, con esempi concreti: Microsoft (4,3 miliardi di euro), Silicon Box (3 miliardi), Google in Sicilia, e 40 miliardi annunciati dagli Emirati Arabi Uniti. “Una delle ragioni per investire in Italia siete voi, con un sistema industriale di primo ordine”, ha dichiarato rivolgendosi agli imprenditori.

Energia, nucleare e competitività

Ampio spazio è stato riservato alla questione energetica: “Il Governo è consapevole dell’impatto che i costi energetici hanno sulle imprese e sulle famiglie. Abbiamo stanziato circa 60 miliardi per alleviare i costi, ma ora servono soluzioni strutturali”.

Tra queste, Giorgia Meloni ha citato i contratti a lungo termine per l’energia da fonti rinnovabili, l’analisi del mercato per evitare speculazioni e il ritorno al nucleare. “Riprendere il cammino del nucleare con tecnologie innovative è una scelta coraggiosa”, ha affermato, annunciando la nascita della società Nuclitalia, con Enel, Leonardo e Ansaldo Energia.

Transizione ecologica sì, ma non ideologica

Giorgia Meloni ha attaccato l’approccio ideologico dell’UE alla transizione verde, definendolo “nemico dell’industria europea”. “Si è voluto anteporre l’ideologia al realismo”, ha detto, citando le gravi conseguenze per il comparto automotive. Ha rivendicato il ruolo dell’Italia nel rimettere al centro la neutralità tecnologica: “Il nostro non-paper è oggi sostenuto da 15 nazioni europee”.

Un nuovo piano industriale per l’Italia

Rispondendo alla proposta di Orsini per un piano industriale straordinario, la premier ha annunciato che “il Governo sta lavorando al Libro Bianco del Made in Italy 2030”, con focus su settori tradizionali e filiere innovative come difesa, digitale, space economy e AI.

Con un impegno concreto, Giorgia Meloni ha confermato: “Abbiamo già individuato nel PNRR circa 15 miliardi da rimodulare per sostenere l’occupazione e la produttività”, e si è detta pronta a correggere gli strumenti Transizione 4.0 e 5.0: “Se il tiraggio non sarà quello auspicato, siamo pronti a intervenire ancora”.

Europa, semplificazione e relazioni transatlantiche

il presidente Meloni ha poi affrontato il tema dell’iper-regolamentazione europea: “Basta norme assurde e 400 chilometri di Gazzette ufficiali”, invocando una “azione di semplificazione che intervenga a monte di ogni provvedimento”.

Ha rivendicato il dialogo con gli Stati Uniti, avviato con l’incontro tra J.D. Vance e Ursula von der Leyen, e auspicato una rinnovata collaborazione industriale tra Italia e Germania: “Se Roma e Berlino si alleano, l’industria europea può rilanciarsi”.

Conclusione: pensare in grande

Il discorso si è chiuso con un’esortazione positiva: “Pensate in grande, perché l’Italia è grande”. E ha concluso: “Fuori dai nostri confini c’è una voglia d’Italia che troppo spesso siamo gli unici a non vedere. Questa Nazione ha tutte le carte in regola per invertire la rotta. La prima cosa che dobbiamo fare è crederci”.

Comments

comments