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Papa Leone XIV : Contate sempre su di me, con voi sono cristiano e per voi Vescovo

Papa Leone XIV Insediamento Vescovo di Roma San Giovanni in Laterano

Insediamento del Vescovo di Roma nella Basilica Lateranense : l’omelia e la benedizione alla città. “La Chiesa di Roma sia madre, ascolti tutti e non imponga pesi eccessivi”.

ROMA, 25 maggio 2025 – Nella VI Domenica di Pasqua, Papa Leone XIV ha celebrato la Messa di insediamento sulla Cattedra Romana nella Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale della Diocesi di Roma, segnando ufficialmente l’inizio del suo ministero come Vescovo della città eterna. Una celebrazione intensa e solenne, con momenti di profonda spiritualità, riflessione ecclesiale e partecipazione corale del popolo di Dio.

“La Chiesa di Roma, madre di tutte le Chiese”

Fin dalle prime parole dell’omelia, Papa Leone XIV ha posto al centro il significato profondo del suo ministero episcopale a Roma. Salutando cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose, autorità civili e soprattutto i fedeli, ha ricordato che «la Chiesa di Roma è erede di una grande storia, radicata nella testimonianza di Pietro, di Paolo e di innumerevoli martiri, e ha una missione unica […] essere Mater omnium Ecclesiarum, Madre di tutte le Chiese».

Un’immagine materna, che richiama anche il magistero di Papa Francesco, il quale – ha sottolineato Leone XIV – «ci ha invitato a riflettere sulla dimensione materna della Chiesa: la tenerezza, la disponibilità al sacrificio, la capacità di ascolto».

Il modello della Chiesa primitiva : ascolto, dialogo, comunione

L’omelia ha sviluppato un parallelo tra la Chiesa di oggi e quella delle origini, prendendo spunto dal brano degli Atti degli Apostoli (15,1-2.22-29), dove si racconta del primo grande dibattito interno alla comunità cristiana sull’accoglienza dei pagani. Papa Leone XIV ha evidenziato la metodologia sinodale adottata: «Non è stato un processo facile: ha richiesto tanta pazienza e ascolto reciproco […] Paolo e Barnaba non hanno deciso per conto loro: hanno cercato la comunione con la Chiesa madre».

Il cuore dell’episodio – ha spiegato il Pontefice – sta in quella straordinaria espressione: «È parso bene allo Spirito Santo e a noi». Questa, secondo Leone XIV, è la chiave di ogni autentica comunione ecclesiale: «la comunione si costruisce prima di tutto in ginocchio, nella preghiera e in un continuo impegno di conversione».

Lo Spirito Santo insegna e ricorda

Passando al Vangelo di Giovanni (14,23-29), il Santo Padre ha meditato sull’azione dello Spirito: «ci insegna le parole del Signore imprimendole profondamente in noi […] ci aiuta a crescere fino a renderci lettera di Cristo gli uni per gli altri». Lo Spirito ci “ricorda”, cioè ci permette di penetrare il significato delle parole di Gesù vissute nella vita quotidiana, «per gustarne la bellezza».

In questo senso, Papa Leone XIV ha richiamato il cammino pastorale della Diocesi di Roma, fatto di ascolto e discernimento, e lo ha connesso direttamente con le sfide del Giubileo del 2025, lodando «il grande lavoro con cui tutta la diocesi si sta prodigando per l’accoglienza e la cura dei pellegrini».

“Cristiano con voi e Vescovo per voi”

Uno dei momenti più significativi è stato il passaggio in cui Papa Leone XIV ha citato sant’Agostino: «cristiano con voi e Vescovo per voi». Una dichiarazione di intenti che ha ribadito anche al termine della celebrazione, dalla loggia della Basilica Lateranense, rivolgendosi alla città di Roma: «Contate sempre su di me, che con voi sono cristiano e per voi Vescovo».

E ha aggiunto con semplicità: «Anch’io vi offro quel poco che ho e che sono, e lo affido all’intercessione dei Santi Pietro e Paolo […] La Vergine Maria ci accompagni e interceda per noi».

Benedizione alla città : Camminiamo tutti insieme !

Prima della conclusione, Papa Leone XIV ha impartito la benedizione alla città e ha rivolto un messaggio di forte speranza in vista dell’Anno Santo: «Vivere la nostra fede, specialmente durante questo Anno del Giubileo, cercando la speranza; però cercando di essere noi stessi testimonianza che offre la speranza al mondo».

Un invito a sentirsi parte di un popolo in cammino: «Un mondo che soffre tanto, tanto dolore, per le guerre, la violenza, la povertà! Ma a noi cristiani il Signore chiede di essere sempre questa testimonianza viva […] Grazie a voi per camminare insieme! Camminiamo tutti insieme !»

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