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Arte e cultura

Alessandro Manzoni : l’eredità immortale tra letteratura e fede

Alessandro Manzoni letteratura fede

Nel 151° anniversario della morte di Alessandro Manzoni, il 22 maggio 2025, riscopriamo la sua figura di scrittore, credente e uomo pubblico. La sua opera è un punto d’incontro tra l’impegno letterario, l’identità nazionale e una fede vissuta, mai ideologica.

A 151 anni dalla sua morte, avvenuta il 22 maggio 1873 a Milano, Alessandro Manzoni rimane una delle figure più luminose della cultura italiana. La sua eredità è molteplice: scrittore raffinato, pensatore credente, testimone morale e civile del suo tempo.
Manzoni ha saputo fare della letteratura uno strumento di fede e verità, capace di raccontare le vicende dell’uomo con sguardo cristiano ma senza retorica, unendo bellezza stilistica e profondità etica.

Un intellettuale credente, senza fanatismi

La conversione al cattolicesimo nel 1810 fu per Alessandro Manzoni un atto radicale, ma interiorizzato. Non fu mai bigotto né clericale, ma visse una fede razionale, fondata sulla coscienza e sulla libertà.

“L’anima si apre alla verità, quando si lascia toccare dalla misericordia”, scrisse, e fu proprio questa fiducia nel Dio della Provvidenza a informare tutta la sua opera.

L’esperienza del dolore – la perdita della moglie e di molti figli – fu letta da Manzoni alla luce della fede, non come rassegnazione, ma come affidamento attivo:

“La sventura insegna a conoscere sé stessi; e se si è retti, insegna a pregare.”

I Promessi Sposi : un romanzo cristiano senza prediche

I Promessi Sposi, pubblicato nella sua forma definitiva nel 1840, è molto più di un romanzo storico. È un’opera profondamente cristiana nel senso più nobile del termine: non perché predichi una dottrina, ma perché mostra l’agire della Provvidenza nella storia degli uomini, anche attraverso il dolore, l’ingiustizia, la peste.

La fede è il filo invisibile che unisce i personaggi:
Lucia, segno di purezza e affidamento;
Renzo, anima inquieta che impara a fidarsi;
l’Innominato, simbolo della conversione autentica;
il Cardinale Borromeo, immagine del pastore illuminato e umile.

“Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande”, scrive Manzoni in uno dei passaggi più citati.

Alessandro Manzoni e la dimensione pedagogica della fede

Al centro della visione manzoniana vi è una profonda consapevolezza del valore educativo della fede. Non si tratta solo di una salvezza individuale, ma di una forza capace di trasformare la società. L’intera opera letteraria di Manzoni può essere letta come una catechesi laica, rivolta a tutti, anche a chi non condivide la sua fede. È una pedagogia della responsabilità, che insegna a leggere la realtà attraverso il filtro della coscienza e della giustizia, piuttosto che del risentimento o della vendetta.

“La religione che ci propone Manzoni è ragionevole, umana, discreta, capace di sostenere la fragilità dell’uomo senza imporgli un ideale irraggiungibile”, ha scritto il teologo Giuseppe Lorizio.

Un’ispirazione per intellettuali credenti di ogni tempo

In un’epoca come la nostra, in cui il dibattito pubblico appare spesso frammentato e aggressivo, la figura di Manzoni può rappresentare un modello per gli intellettuali credenti, chiamati a contribuire alla vita civile con profondità, equilibrio e spirito critico. La sua riservatezza non fu mai silenzio, ma scelta di sobrietà e coerenza. In tempi di polarizzazione culturale, Manzoni ci mostra come la fede possa generare dialogo e cultura, senza diventare ideologia o propaganda.

Una visione etica della storia

Per Manzoni, la storia non è un cieco susseguirsi di eventi, ma un cammino spesso oscuro illuminato dalla Grazia. La sua critica alla giustizia corrotta, al potere violento, alla viltà morale è tanto più incisiva perché filtrata dalla luce della fede.

“La giustizia umana può sbagliare, ma la Provvidenza agisce con misura e verità”, si legge nella riflessione conclusiva del romanzo.

La sua figura si pone tra gli esempi più alti di intellettuale cristiano, capace di dialogare con il mondo, di educare attraverso la parola, senza mai rinunciare al Vangelo come metro di giudizio.

L’attualità e l’influenza di Alessandro Manzoni oggi

Nel 2025, mentre il mondo è scosso da guerre, crisi morali e nuove tecnologie disumanizzanti, la lezione di Manzoni resta attuale. In un tempo in cui la parola è spesso usata per dividere o manipolare, lui ci insegna la responsabilità della lingua, la potenza della verità narrativa, la centralità del perdono e della speranza.

Il suo romanzo è tuttora al centro della didattica scolastica italiana, e sempre più giovani lo riscoprono come un viaggio morale e spirituale, capace di parlare ai cuori senza tempo.

Celebrazioni per il 151° anniversario della morte

A Milano, Lecco, Firenze e Roma si tengono eventi, letture pubbliche, visite guidate e riflessioni accademiche. La Casa Museo di Alessandro Manzoni, la Chiesa di San Marco e le biblioteche storiche sono al centro di questo omaggio alla sua figura.

Non un culto del passato, ma una riscoperta della sua attualità morale, culturale e spirituale, in un mondo che ha bisogno di parole vere, lucide, profonde.

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