Il Ministro dell’Istruzione italiano presenta una proposta per limitare l’uso degli smartphone nelle scuole europee: “È giunto il momento di intervenire con decisione”
Lunedì, 12 maggio 2025 – Durante la riunione del Consiglio dell’Unione europea dedicata all’Istruzione, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato una proposta per una raccomandazione europea volta a scoraggiare l’uso dei cellulari a scuola. Il divieto riguarderebbe le scuole primarie e secondarie di primo grado. L’obiettivo è tutelare il benessere degli studenti e migliorare la qualità dell’apprendimento, evitando che la tecnologia comprometta lo sviluppo cognitivo.
L’impatto negativo dei dispositivi digitali sugli studenti
Valditara ha evidenziato come i dispositivi mobili, se utilizzati in modo eccessivo durante l’infanzia e la preadolescenza, possano avere conseguenze gravi sullo sviluppo intellettuale. “I risultati degli studi scientifici dimostrano che l’abuso di dispositivi mobili durante l’infanzia e la preadolescenza incide negativamente sullo sviluppo cognitivo, causando perdita di concentrazione e memoria, riduzione delle competenze linguistiche e del pensiero critico”, ha dichiarato il Ministro.
Oltre al calo delle performance scolastiche, Valditara ha sottolineato come l’uso eccessivo degli smartphone in età precoce sia riconosciuto come una delle principali cause di isolamento sociale. “È giunto il momento di intervenire con decisione per tutelare il benessere e l’apprendimento dei nostri giovani”, ha aggiunto.
La situazione in Europa : una crescente attenzione al problema
La proposta italiana non è isolata, ma si colloca all’interno di un più ampio dibattito europeo. Già diversi Stati membri hanno adottato normative per limitare l’uso degli smartphone a scuola, soprattutto nelle classi primarie. La Francia, ad esempio, ha vietato l’uso dei cellulari nelle scuole elementari e medie, e simili misure sono state introdotte in Spagna e Belgio.
Valditara ha sottolineato la necessità di un approccio comune e condiviso, per garantire una maggiore efficacia delle politiche educative: “Se vogliamo davvero bene ai nostri figli, dobbiamo garantirgli a scuola una pausa dai cellulari”, ha detto.
L’esperienza italiana : il divieto già in vigore dal 2024
In Italia, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha già adottato misure significative. Dal settembre 2024, è vietato l’uso degli smartphone in classe per tutti gli alunni, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado. Tuttavia, il divieto non si applica agli studenti con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento, per i quali l’uso dei dispositivi è consentito se previsto nei piani didattici personalizzati.
Valditara ha dichiarato che si sta valutando l’eventualità di estendere il divieto anche alle scuole superiori, vista la crescente preoccupazione per gli effetti dell’uso massiccio dei cellulari tra gli adolescenti.
Un approccio integrato contro i rischi del digitale, tra cui il cyberbullismo e la pedopornografia
Durante l’intervento, il Ministro ha posto l’attenzione anche sull’uso dei social network. “Ora è necessario un approccio coordinato anche sul tema dell’accesso ai social network per contrastare fenomeni come il cyberbullismo, la pedopornografia, gli atti di autolesionismo e la violenza di genere”, ha affermato.
Secondo Valditara, il tema non riguarda solo l’uso dei dispositivi in classe, ma anche l’educazione digitale e la protezione dei minori dai pericoli della rete. “Serve una responsabilità collettiva – ha dichiarato – che coinvolga non solo le istituzioni scolastiche ma anche le famiglie e la società civile”.
La reazione degli Stati dell’Unione Europea : consenso unanime
La proposta italiana ha ottenuto un riscontro positivo durante il Consiglio europeo. Diversi Stati membri hanno espresso il loro sostegno al progetto, riconoscendo l’urgenza di un’azione comune per garantire un ambiente educativo più sicuro e meno distratto.
Non sono state registrate posizioni contrarie, segno di una crescente consapevolezza in Europa sulla necessità di regolare l’uso degli smartphone in ambito scolastico. “Abbiamo il dovere di proteggere le nuove generazioni dagli eccessi digitali”, ha concluso il Ministro Valditara.
Prospettive future : un’azione coordinata a livello europeo
Il prossimo passo sarà la valutazione da parte della Commissione europea della proposta avanzata dall’Italia. Nel frattempo, il Ministero dell’Istruzione continuerà a monitorare l’impatto delle misure già adottate a livello nazionale.
Se l’iniziativa italiana dovesse trovare accoglimento, l’Unione europea potrebbe adottare una raccomandazione condivisa che inviti tutti i Paesi membri a limitare l’uso degli smartphone in classe, rafforzando il diritto dei giovani ad apprendere in un ambiente libero da distrazioni digitali.
“È giunto il momento di intervenire con decisione”, ha dichiarato il ministro Valditara, evidenziando i rischi legati all’uso eccessivo dei dispositivi digitali tra i più giovani.