Papa Leone XIV si affaccia dalla Loggia della Basilica Vaticana per impartire la prima Benedizione Urbi et Orbi, lanciando un messaggio di pace, unità e missione pastorale ispirato a Sant’Agostino e a Papa Francesco.
Ieri sera, giovedì, 8 maggio 2025, il nuovo Pontefice Leone XIV si è affacciato dalla Loggia esterna della Benedizione della Basilica Vaticana per impartire la sua prima Benedizione Apostolica “Urbi et Orbi”. Un momento solenne e carico di emozione per i fedeli presenti in Piazza San Pietro e per coloro che hanno seguito l’evento in tutto il mondo.
Un messaggio di pace e speranza
Il Santo Padre ha iniziato il suo intervento con un caloroso saluto:
“La pace sia con tutti voi! Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi!”
Papa Leone XIV ha voluto rimarcare il valore della pace, definendola come “una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante”, proveniente da Dio, che ama tutti incondizionatamente. Nel suo discorso, il Pontefice ha ricordato con affetto il suo predecessore, Papa Francesco, definendo la sua voce “debole ma sempre coraggiosa” nel benedire Roma e il mondo intero.
Continuità con Papa Francesco
Il nuovo Papa ha voluto sottolineare l’eredità spirituale del suo predecessore, affermando:
“Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede.”
Un richiamo alla continuità tra il pontificato di Papa Francesco e quello appena iniziato, un segnale forte di coerenza nella missione pastorale e nella testimonianza cristiana.
Un Papa missionario e agostiniano
Papa Leone XIV ha poi espresso la sua gratitudine ai confratelli cardinali per averlo scelto come Successore di Pietro, dichiarando:
“Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere Successore di Pietro e camminare insieme a voi, come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari.”
Evidente il richiamo alla sua identità di agostiniano, ricordando le parole di Sant’Agostino:
“Con voi sono cristiano e per voi vescovo.”
Costruire ponti tra popoli e culture, tra fede e ragione
Il nuovo Pontefice, che ha radici profonde nella tradizione agostiniana, ha voluto sottolineare l’importanza del dialogo tra popoli e religioni, un tema caro anche a Papa Francesco. Nel suo discorso, Papa Leone XIV ha invitato i fedeli a “costruire ponti” tra i popoli e tra le culture, utilizzando la luce di Cristo come guida per illuminare la ragione umana. “Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore”, ha affermato, richiamando le parole di Sant’Agostino che vedeva la ragione come un dono divino, complementare alla fede. Un messaggio che traccia una linea di continuità con l’insegnamento di Benedetto XVI e di Papa Francesco, incoraggiando una Chiesa che dialoga con il mondo contemporaneo senza rinunciare alla propria missione evangelizzatrice.
Un pensiero speciale alla sua diocesi di Chiclayo
Il nuovo Pontefice ha dedicato un pensiero speciale alla sua diocesi di Chiclayo, in Perù, dove ha svolto il suo ministero pastorale:
“E se mi permettete una parola, un saluto a tutti e in modo particolare alla mia cara diocesi di Chiclayo, in Perù, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la sua fede e ha dato tanto, tanto per continuare ad essere Chiesa fedele di Gesù Cristo.”
Un gesto di affetto e riconoscenza verso una comunità che lo ha accompagnato nel suo percorso ecclesiale, sottolineando il legame profondo con le sue radici pastorali.
Un invito alla sinodalità
Papa Leone XIV ha ribadito la sua visione di una Chiesa sinodale, una Chiesa in cammino, aperta al dialogo e alla solidarietà:
“A tutti voi, fratelli e sorelle di Roma, di Italia, di tutto il mondo vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono.”
La Supplica alla Madonna di Pompei
Il Pontefice ha concluso il suo intervento con un richiamo alla devozione mariana, ricordando la Supplica alla Madonna di Pompei che si celebra proprio oggi:
“Nostra Madre Maria vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione e il suo amore.”
Concludendo, il Santo Padre ha invitato i fedeli a pregare insieme:
“Ave Maria…”
Una nuova guida spirituale
Con il suo primo messaggio, Papa Leone XIV ha tracciato il percorso che intende seguire: una Chiesa vicina ai più bisognosi, missionaria e aperta al dialogo, in continuità con lo spirito pastorale del suo predecessore. Un inizio pontificale segnato da un messaggio di speranza, unità e impegno cristiano.
Immagine: Papa Leone XIV, Eja Incontro Giovanile Agostiniano 2012.
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