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Diritti e inclusione

Difendere l’infanzia : il 5 maggio è la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia

Ogni anno l’Italia celebra una giornata di impegno civile per proteggere i minori dagli abusi sessuali e dalla diffusione online di contenuti pedopornografici, promuovendo prevenzione, educazione e giustizia.

Ogni anno, il 5 maggio, l’Italia celebra la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, istituita nel 2009 con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 novembre. La ricorrenza rappresenta un’occasione fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica su uno dei crimini più gravi e odiosi, che colpisce i minori e mina le basi del vivere civile e della dignità umana.

La giornata vuole essere un momento di riflessione, prevenzione e lotta attiva contro ogni forma di violenza sessuale sui minori, comprese le pratiche connesse alla diffusione di materiale pedopornografico, soprattutto attraverso il web. Si tratta di un fenomeno che, purtroppo, continua a crescere con l’aumento dell’utilizzo delle tecnologie digitali e dei social network, rendendo ancora più urgente l’intervento delle istituzioni, della società civile e delle famiglie.

Le origini della Giornata

La scelta del 5 maggio non è casuale: coincide con la data dell’arresto, nel 2009, di Luigi Chiatti, noto come il “mostro di Foligno”, condannato per due omicidi di minori avvenuti negli anni ’90. Questo tragico caso ha scosso profondamente l’Italia e ha acceso i riflettori sulla necessità di rafforzare le politiche di tutela dell’infanzia.

L’istituzione della Giornata nazionale è dunque un modo per ricordare le vittime, ma anche per rinnovare l’impegno delle istituzioni e dei cittadini nella prevenzione degli abusi e nel sostegno alle vittime.

Un fenomeno in crescita, anche online

Secondo i dati più recenti forniti dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online (CNCPO), attivo presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, i reati legati alla pedopornografia e alla pedofilia online sono in costante aumento. In particolare, si segnala una crescita esponenziale di segnalazioni relative alla diffusione di materiale pedopornografico tramite piattaforme digitali, app di messaggistica e social network.

L’anonimato, la velocità e la difficoltà di monitoraggio rendono Internet uno strumento spesso utilizzato per adescare minori, scambiare immagini e perpetrare abusi. Per questo, la Giornata del 5 maggio è anche un’occasione per promuovere una maggiore educazione digitale, sia tra i minori che tra gli adulti, e per ricordare l’importanza della vigilanza genitoriale e dell’educazione all’uso consapevole della rete.

Il ruolo delle istituzioni

Ogni anno, il Ministero dell’Istruzione, il Ministero dell’Interno, il Ministero della Giustizia e il Dipartimento per le politiche della famiglia organizzano iniziative e campagne di sensibilizzazione rivolte a scuole, famiglie e operatori sociali. Tra gli strumenti messi a disposizione figurano progetti educativi, sportelli di ascolto, campagne informative e attività formative per insegnanti e genitori.

Nel messaggio diffuso il 5 maggio 2025, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito che “la difesa dell’infanzia è un dovere imprescindibile di ogni Stato democratico. La lotta contro la pedofilia e la pedopornografia non può conoscere pause né zone d’ombra. Dobbiamo garantire giustizia per le vittime e prevenzione efficace per proteggere i più piccoli da ogni forma di violenza”.

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato che “ogni bambino ha diritto a crescere in un ambiente sicuro, protetto e libero. I crimini contro l’infanzia sono crimini contro l’umanità e vanno contrastati con ogni mezzo a disposizione”.

L’importanza della cultura della prevenzione

La prevenzione è il primo strumento per combattere questi fenomeni. Ecco perché è fondamentale promuovere una cultura del rispetto, del consenso e della protezione dei minori, fin dalla scuola. Parlare apertamente di questi temi, senza tabù, aiuta i bambini e gli adolescenti a riconoscere i segnali di pericolo e a chiedere aiuto.

È altrettanto importante formare figure professionali – psicologi, insegnanti, educatori – che siano in grado di rilevare situazioni di disagio, intervenire tempestivamente e offrire supporto adeguato alle vittime e alle loro famiglie.

Il ruolo dei cittadini

Ogni cittadino può contribuire alla lotta contro la pedofilia e la pedopornografia: denunciando situazioni sospette, segnalando contenuti illeciti online, educando i più giovani al rispetto dell’altro e sostenendo le organizzazioni che si occupano di tutela dei minori.

Esistono numeri verdi e portali ufficiali, come il sito della Polizia Postale e il portale Generazioni Connesse, dove è possibile ottenere informazioni, segnalare reati e ricevere supporto.

Conclusioni

La Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia è molto più di una ricorrenza simbolica. È un richiamo forte e necessario alla responsabilità collettiva, all’impegno costante per difendere i diritti dell’infanzia e per costruire una società in cui nessun bambino debba più temere di essere vittima di abusi.

La battaglia contro la pedofilia è una sfida culturale, educativa e istituzionale che riguarda tutti: istituzioni, scuole, famiglie, media, cittadini. Solo unendo le forze sarà possibile garantire ai minori un presente sicuro e un futuro libero dalla paura.

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