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Religione

Intenzioni delle Messe : nuove regole approvate da Papa Francesco, in vigore dal 20 aprile 2025

Angelus di Papa Francesco Piazza San Pietro

Il nuovo decreto del Dicastero per il Clero regola l’applicazione delle offerte per le Messe: chiarezza, trasparenza e fedeltà alla tradizione

Città del Vaticano, 15 aprile 2025 – Con l’approvazione formale di Papa Francesco, il Dicastero per il Clero ha promulgato un nuovo decreto sulla disciplina delle intenzioni delle Sante Messe, che entrerà in vigore il giorno di Pasqua, 20 aprile 2025. Il documento aggiorna e integra la normativa precedente (Decreto Mos iugiter, 1991), affrontando problemi pastorali, abusi e questioni giuridiche emersi nel corso degli anni.

Il decreto riafferma che ogni offerta per una Messa deve corrispondere a una celebrazione distinta, a meno che, in circostanze particolari, i fedeli non siano stati informati e abbiano acconsentito esplicitamente alla celebrazione di una Messa “collettiva”. In questi casi, rimangono valide precise condizioni, tra cui la possibilità per il sacerdote di trattenere unicamente l’offerta relativa a una sola intenzione.

Tra giustizia e carità: fedeltà alla tradizione e attenzione ai poveri

Il documento ribadisce che la Messa non è mai “venduta”: ogni offerta è un gesto libero e spirituale, da non confondere con un corrispettivo economico. In questo senso, il decreto combatte qualsiasi apparenza di commercio di cose sacre, proteggendo sia la dignità del sacerdote sia quella dei fedeli.

«La Messa non è un premio per i perfetti ma un alimento per i deboli», ricorda il testo, citando Papa Francesco.

Viene inoltre richiesto che gli Ordinari diocesani vigilino sull’applicazione della normativa, annotando con precisione offerte, intenzioni e celebrazioni effettuate, e che si fornisca adeguata catechesi ai fedeli sul significato spirituale delle Messe offerte, anche nei paesi di missione.

Una risposta concreta alla carenza di clero e agli abusi

La nuova normativa nasce anche come risposta a situazioni pastorali complesse, come la carenza di sacerdoti in molte diocesi, che rende difficile celebrare Messe individuali per ogni intenzione ricevuta. Allo stesso tempo, si intende evitare che la pratica delle Messe collettive diventi un’abitudine, che potrebbe disincentivare l’offerta personale per singole intenzioni e svuotare il significato di una tradizione secolare.

Il decreto introduce inoltre possibilità per i Vescovi di destinare le offerte ricevute a favore di parrocchie in stato di necessità, in particolare nei paesi di missione.

Il Papa ha approvato il decreto nella Domenica delle Palme

Il nuovo decreto è stato approvato da Papa Francesco il 13 aprile 2025, Domenica delle Palme. Sebbene ancora in convalescenza dopo il recente ricovero, il Pontefice ha presieduto la celebrazione in Piazza San Pietro e ha seguito da vicino l’elaborazione del documento, coerente con il suo magistero sull’accesso misericordioso ai sacramenti e sulla centralità pastorale dell’Eucaristia.

Il testo riflette la visione di Francesco: una Chiesa che non sia “una dogana”, ma “la casa paterna dove c’è posto per tutti con la loro vita faticosa”, come ribadito nell’introduzione del decreto.

Rinnovare la fiducia nell’Eucaristia come dono e responsabilità

Il nuovo decreto rappresenta non solo un aggiornamento normativo, ma anche un invito a riscoprire il significato profondo dell’Eucaristia come atto d’amore gratuito, centro della vita cristiana e motore di comunione ecclesiale. Le offerte per le intenzioni di Messa, se vissute con fede, non sono un semplice gesto economico, ma un modo concreto per partecipare al sacrificio di Cristo, sostenere la missione della Chiesa e portare spiritualmente le persone care all’altare. In un’epoca segnata da individualismo e sfiducia, questo rinnovato richiamo alla trasparenza, alla sobrietà e alla giustizia contribuisce a rafforzare la credibilità e la bellezza della vita sacramentale.

Salute e attività recenti di Papa Francesco

Al 14 aprile 2025, Papa Francesco continua la sua ripresa con cautela ma determinazione. Ha presenziato alla Messa della Domenica delle Palme e ha seguito i lavori in Vaticano, pur mantenendo limitati gli impegni pubblici. Le sue condizioni generali sono stabili: secondo fonti della Santa Sede, il Pontefice parteciperà alle principali celebrazioni del Triduo Pasquale, anche se alcune saranno presiedute da cardinali o vescovi delegati.

Francesco ha continuato a rilasciare messaggi e lettere, tra cui quello rivolto ai giovani del Congresso UNIV 2025, e sta preparando il messaggio pasquale “Urbi et Orbi”, che sarà pronunciato da Piazza San Pietro il 20 aprile.

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