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Religione

La fede ci aiuta a non cedere alla disperazione : Angelus del Papa per la Domenica delle Palme

Papa Francesco Angelus Domenica delle Palme 2025

Le parole di Papa Francesco per l’Angelus della Domenica delle Palme. Migliora la salute del Pontefice, in convalescenza.

Domenica 13 aprile 2025, in occasione della Domenica delle Palme, Papa Francesco ha fatto sentire la sua voce e la sua presenza nonostante il periodo di convalescenza. In un momento liturgico tra i più intensi dell’anno, il Pontefice ha condiviso con i fedeli riflessioni profonde sul significato della Passione di Cristo, esprimendo gratitudine per la vicinanza spirituale ricevuta durante la sua debolezza fisica e lanciando nuovi appelli per la pace e la solidarietà internazionale.

Un Angelus che parla al cuore: fiducia e abbandono a Dio

Nel testo preparato per l’Angelus, Papa Francesco ha invitato i fedeli a meditare sulla Passione del Signore narrata nel Vangelo di Luca. Con accenti toccanti, ha evidenziato la centralità del rapporto tra Gesù e il Padre: le sue ultime parole – «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» – sono state lette come espressione di totale abbandono, anche nel momento della sofferenza estrema.

Il Papa ha sottolineato come tutti noi, di fronte a dolori fisici o morali, possiamo trovare forza e conforto nella fede, affidandoci all’abbraccio misericordioso del Padre. Un messaggio che assume un significato particolare in questo momento di fragilità personale, durante il quale egli stesso ha detto di sentire ancora più viva la compassione e la tenerezza di Dio, grazie anche alle preghiere dei fedeli.

Il ritorno in Piazza San Pietro: segno di speranza

Durante la celebrazione della Domenica delle Palme, pur non presiedendo la liturgia, Papa Francesco ha fatto una breve ma significativa apparizione in Piazza San Pietro. In sedia a rotelle, senza mascherina né ausili respiratori, ha salutato i presenti con un sorriso e parole semplici ma dense di significato: “Buona Domenica delle Palme. E buona Settimana Santa!”.

Il suo gesto ha emozionato migliaia di pellegrini e ha dato un segnale incoraggiante sulle sue condizioni di salute, che sembrano in progressivo miglioramento. Il Papa ha anche rivolto attenzione e affetto ad alcuni bambini presenti, donando loro caramelle e benedizioni.

Stato di salute e ripresa graduale

Dopo un periodo di difficoltà legato a una polmonite bilaterale che ha richiesto cure ospedaliere e assistenza respiratoria, il Santo Padre sta lentamente recuperando le energie. Le attività pubbliche restano limitate, ma si registra una graduale ripresa degli impegni, anche attraverso incontri privati e momenti di preghiera con collaboratori e membri della Curia.

Il suo apparente miglioramento fisico, confermato dalla presenza pubblica e da gesti di interazione, testimonia un processo di guarigione che – pur lento – appare incoraggiante, soprattutto in vista delle importanti celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua imminente.

Appelli del Papa: pace, giustizia e compassione

Nel suo messaggio domenicale, il Pontefice ha ricordato le sofferenze di tanti popoli nel mondo, toccando le ferite ancora aperte in Ucraina, Palestina, Israele, Repubblica Democratica del Congo, Myanmar e Sud Sudan. Ha rivolto un pensiero particolare anche al secondo anniversario dell’inizio del conflitto in Sudan e al tragico crollo di un locale a Santo Domingo, affidando le vittime alla misericordia di Dio.

Il Papa ha anche ricordato l’anniversario dello scoppio della guerra civile in Libano, auspicando per quella terra un futuro di pace e prosperità. Maria, Madre Addolorata – ha detto – ci accompagni nella Settimana Santa e ci ottenga il dono della pace, tanto desiderata quanto necessaria.

Conclusione

Il messaggio di Papa Francesco, pronunciato in una Domenica delle Palme segnata dalla sua convalescenza ma anche da un ritrovato contatto con il popolo, si è rivelato ancora una volta un faro di speranza e umanità. In un mondo scosso da guerre, ingiustizie e dolori, la sua voce continua a richiamare alla preghiera, alla compassione e all’impegno concreto per la pace.

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