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Economia

Dazi USA, Meloni riunisce i ministri a Palazzo Chigi : serve pragmatismo, no ad allarmismi

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Vertice a Palazzo Chigi per definire la linea italiana sulla politica commerciale transatlantica. Il Governo lavora a un piano di sostegno per le imprese colpite dalle tariffe statunitensi

Si è tenuta ieri, Martedì 7 aprile 2025, a Palazzo Chigi, una riunione di alto livello convocata e presieduta dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per affrontare il tema dei dazi recentemente imposti dagli Stati Uniti su alcuni prodotti strategici, e per valutare le possibili implicazioni per l’economia italiana e le sue filiere produttive.

All’incontro hanno partecipato i Vicepresidenti del Consiglio Antonio Tajani e Matteo Salvini, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il Ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e per il PNRR Tommaso Foti, insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

Nel corso della riunione, i ministri hanno illustrato al Presidente del Consiglio una serie di scenari e di ipotesi operative finalizzate a sostenere le filiere produttive italiane maggiormente esposte e a rafforzare la competitività delle imprese, anche attraverso strumenti di natura fiscale, commerciale e regolatoria. I contenuti emersi costituiranno la base del confronto con le principali categorie produttive italiane, previsto per martedì 8 aprile, sempre presso la sede della Presidenza del Consiglio.

Una linea ferma ma costruttiva: l’Italia chiede equilibrio e responsabilità

Dalla riunione è emersa con chiarezza la posizione del Governo italiano: evitare ogni forma di allarmismo o reazione emotiva, che rischierebbe di produrre più danni economici e reputazionali rispetto all’impatto diretto dei dazi. Il Presidente Meloni ha ribadito che una guerra commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti non gioverebbe a nessuna delle parti, soprattutto in un contesto internazionale già segnato da instabilità e tensioni geopolitiche.

L’approccio richiesto è quello del pragmatismo, unito a una ferma determinazione nel difendere il tessuto produttivo nazionale, tutelando in particolare i settori più colpiti dalle tariffe imposte dall’amministrazione statunitense. La Presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di mantenere aperti i canali del dialogo bilaterale con Washington, senza rinunciare alla tutela degli interessi economici italiani ed europei.

Un piano per sostenere le imprese e semplificare il sistema

Tra i temi emersi durante il vertice figura anche la necessità di rafforzare la capacità di risposta delle imprese italiane attraverso strumenti strutturali. In particolare, è stata evidenziata l’opportunità di rivedere alcune normative europee, soprattutto quelle legate al Green Deal, ritenute da diversi esponenti del Governo e da una parte del mondo imprenditoriale come troppo ideologiche e poco adatte a sostenere la competitività industriale.

Si è inoltre discusso della possibilità di semplificare il quadro normativo e burocratico, al fine di facilitare l’accesso delle imprese italiane ai mercati internazionali e ridurre i costi di compliance. Il piano in via di definizione mira anche a rafforzare gli strumenti di promozione e tutela del Made in Italy, con azioni mirate a sostenere l’internazionalizzazione, gli investimenti nella digitalizzazione e nella logistica, e la protezione delle indicazioni geografiche.

Verso un confronto con le categorie produttive

L’incontro di domani con le categorie produttive sarà decisivo per raccogliere le istanze delle imprese e tradurle in azioni concrete. Saranno ascoltate in particolare le organizzazioni del settore agroalimentare, della manifattura, della meccanica, della moda e dell’artigianato, tutti comparti tradizionalmente esposti al mercato americano.

Il Governo intende valorizzare il dialogo con le parti sociali come strumento fondamentale per definire una strategia comune, che sia allo stesso tempo difensiva e propositiva. L’obiettivo è duplice: da un lato proteggere le imprese italiane dagli effetti delle misure tariffarie; dall’altro rafforzare il posizionamento del sistema economico italiano nelle relazioni internazionali.

Conclusione: un’Italia coesa davanti alle sfide globali

Il vertice di Palazzo Chigi rappresenta un primo passo importante in una fase delicata per il commercio internazionale. Il Governo Meloni si muove lungo un crinale complesso: da un lato, la difesa dell’interesse nazionale e del tessuto produttivo; dall’altro, la salvaguardia dei rapporti strategici con gli Stati Uniti e la costruzione di un fronte europeo equilibrato e coerente.

Con pragmatismo, coesione istituzionale e ascolto del mondo produttivo, l’Italia si prepara ad affrontare questa nuova sfida con strumenti concreti e una visione strategica.

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