Il Governo Meloni affronta la questione dei dazi statunitensi con una task force economica e vara nuove misure su sicurezza, criminalità organizzata e protezione delle forze dell’ordine.
Il Consiglio dei Ministri 122 e le nuove sfide internazionali.
Il Consiglio dei Ministri n. 122 si è riunito venerdì 4 aprile 2025 alle ore 18:21 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza di Giorgia Meloni, con il Sottosegretario Alfredo Mantovano in funzione di segretario. In apertura, la Premier ha affrontato un tema cruciale di politica economica internazionale: l’annunciata introduzione da parte degli Stati Uniti di nuovi dazi del 20% su prodotti UE, che si sommano a quelli già esistenti su auto, acciaio e alluminio.
La Presidente del Consiglio ha definito la misura “sbagliata” e potenzialmente dannosa per entrambe le economie, sottolineando però la necessità di non amplificarne l’impatto mediatico, dato che le esportazioni italiane verso gli USA rappresentano circa il 10% del totale.
Per affrontare la questione, Meloni ha annunciato la convocazione di una task force economica per lunedì 7 aprile, con i vicepresidenti e i ministri competenti, incaricati di redigere uno studio d’impatto settoriale. Il giorno seguente, martedì 8 aprile, sono stati convocati anche i rappresentanti delle categorie produttive per un confronto diretto.
Approvato il nuovo decreto legge sicurezza
Uno dei provvedimenti più rilevanti è stato l’approvazione del decreto-legge “sicurezza”, presentato dalla Premier insieme ai ministri Piantedosi (Interno), Nordio (Giustizia) e Crosetto (Difesa). Il testo mira a rafforzare la sicurezza pubblica, la tutela degli operatori delle forze dell’ordine e la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Terrorismo e criminalità organizzata: nuove sanzioni e controlli
Il decreto introduce pene più severe per chi detiene o diffonde materiale terroristico, anche online, con reclusione fino a 6 anni. Vengono rafforzate le misure di prevenzione, anche attraverso l’obbligo per i noleggiatori di veicoli di comunicare i dati al CED interforze.
Nel contrasto alla criminalità organizzata, si estendono le verifiche antimafia e si restringe la possibilità di accesso ai benefici per i familiari di soggetti mafiosi, se non dimostrano di aver interrotto ogni legame personale e patrimonialecon essi.
Gestione dei beni confiscati: più poteri agli enti locali
Il decreto semplifica le procedure per la demolizione di immobili abusivi e vieta il lavoro nelle aziende confiscate ai soggetti legati ai clan. Viene introdotta l’iscrizione gratuita al registro imprese delle modifiche apportate dalle autorità sui beni sequestrati e si favorisce il pagamento dei creditori prededucibili.
Sicurezza urbana e lotta all’illegalità
Il provvedimento affronta anche le occupazioni abusive, con pene da due a sette anni e liberazione accelerata dell’immobile se è l’unica abitazione del denunciante. Si estende il DASPO urbano e si prevedono aggravanti per reati commessi nelle stazioni, metropolitane o durante manifestazioni.
Tutela rafforzata per forze dell’ordine e operatori del soccorso
Si introducono aggravanti per la resistenza a pubblico ufficiale e si autorizza l’uso di bodycam e sistemi di videosorveglianza nei servizi operativi. Il limite massimo per la copertura delle spese legali del personale in servizio sale a 10.000 euro per fase processuale.
Truffe agli anziani e minori sfruttati: pene più dure
Tra le novità, una specifica fattispecie di truffa aggravata ai danni degli anziani, con reclusione da due a sei anni. Si inaspriscono le pene per l’accattonaggio con minori, specie se con violenza o minaccia.
Ordinamento penitenziario: lavoro ai detenuti ed esclusione dai benefici
Il Governo estende la possibilità di lavoro esterno per i detenuti, tramite enti del terzo settore, e limita la concessione di benefici a chi ha commesso reati gravi, inclusa la rivolta in carcere, ora reato autonomo.
Verso una risposta coordinata a livello europeo e nazionale
Con questo pacchetto di misure, il Governo punta a rafforzare la sicurezza interna, tutelare chi opera nel settore e offrire risposte concrete a nuove minacce internazionali ed emergenze sociali. Contemporaneamente, prepara una linea diplomatica ed economica condivisa per rispondere ai dazi statunitensi.