Papa Francesco: la catechesi sul ritrovamento di Gesù nel Tempio e un invito alla speranza
Roma, 6 marzo 2025 – Nonostante il ricovero al Policlinico Gemelli, dove è attualmente sottoposto a cure per una polmonite bilaterale, Papa Francesco ha voluto preparare personalmente la catechesi per l’udienza generale del 5 marzo 2025. Il testo, letto durante l’incontro settimanale con i fedeli, fa parte del ciclo dedicato al Giubileo 2025 e si concentra su un episodio centrale nell’infanzia di Gesù: il ritrovamento nel Tempio.
Gesù dodicenne nel Tempio: un passaggio di crescita e di missione
Papa Francesco ha avviato la sua riflessione partendo dal Vangelo di Luca (2,41-50), in cui si narra di Maria e Giuseppe che, dopo tre giorni di angosciosa ricerca, trovano Gesù nel Tempio intento a dialogare con i maestri della Legge. L’episodio rappresenta una svolta nel cammino di Maria come madre, evidenziando come la sua comprensione del mistero del Figlio sia cresciuta nel tempo, attraverso momenti di gioia ma anche di smarrimento.
Il Papa ha ripercorso le principali tappe della vita della Vergine: dalla visita a Elisabetta fino alla Passione e Risurrezione di Cristo, sottolineando come Maria sia stata pellegrina di speranza e prima discepola di Gesù. Nel suo itinerario, si è lasciata plasmare dalla Parola di Dio, incarnando il perfetto modello di fede e fiducia nella volontà divina.
L’ansia dei genitori e la missione del Figlio
L’angoscia di Maria e Giuseppe nel perdere Gesù durante il pellegrinaggio a Gerusalemme è una realtà che ogni genitore può comprendere. Papa Francesco ha messo in luce la loro umanità e il loro legame affettuoso con il Figlio, che ancora vedono come un bambino da proteggere. Tuttavia, nel ritrovarlo al Tempio, immerso nella Scrittura e nel dialogo con i dottori della Legge, essi scoprono un Gesù già consapevole della sua missione.
Di fronte alla loro apprensione, Gesù risponde con parole che sorprendono: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?» (Lc 2,49). Una frase che segna il suo progressivo distacco dall’ambiente familiare per assumere pienamente la missione affidatagli dal Padre. Maria e Giuseppe, sebbene non comprendano subito il significato profondo delle sue parole, continuano ad accompagnarlo con fede, accogliendo il mistero della sua identità divina.
Un invito a mettersi sulle tracce del Signore
Papa Francesco ha concluso la catechesi con un forte invito ai fedeli: seguire l’esempio di Maria e Giuseppe e mettersi sulle tracce del Signore. Gesù non si lascia racchiudere nei nostri schemi, ma si fa trovare nel nostro cammino di fede, nella preghiera e nell’amore per gli altri. La vita filiale, ha sottolineato il Pontefice, è la risposta d’amore più autentica alla paternità divina.
Le condizioni di salute di Papa Francesco
Pur essendo ricoverato da diverse settimane, Papa Francesco ha mostrato ancora una volta la sua dedizione pastorale, lavorando alla catechesi nonostante la degenza. Le sue condizioni restano stabili, senza episodi di insufficienza respiratoria e con progressi nella fisioterapia. Il Santo Padre alterna momenti di lavoro, riposo e preghiera, continuando a seguire con attenzione gli impegni della Chiesa universale.
I prossimi bollettini medici ufficiali sono attesi questa mattina e questa sera, mentre i fedeli di tutto il mondo continuano a pregare per la sua pronta guarigione.