Il Pontefice continua le cure con ossigenoterapia e fisioterapia. Ha partecipato alla celebrazione delle Sacre Ceneri, ricevuto l’Eucaristia e telefonato alla comunità cristiana di Gaza. La prognosi rimane riservata.
Anche oggi, le condizioni di salute del Santo Padre sono rimaste stazionarie, senza episodi di insufficienza respiratoria. Il Pontefice continua a ricevere ossigenoterapia ad alti flussi, come previsto dal protocollo medico, e durante la notte verrà nuovamente sottoposto a ventilazione meccanica non invasiva.
Il piano di recupero include un incremento della fisioterapia respiratoria e motoria attiva, con l’obiettivo di migliorare progressivamente la funzionalità polmonare e la mobilità. Durante la giornata, il Santo Padre ha trascorso il tempo in poltrona, alternando momenti di riposo ad attività lavorative.
Nonostante il quadro clinico stabile, i medici mantengono la prognosi riservata, vista la complessità della situazione.
Il rito delle sacre ceneri e le attività della giornata
Questa mattina, il Papa ha partecipato alla celebrazione del Mercoledì delle Ceneri. Il rito si è svolto nel suo appartamento privato, al 10° piano della struttura sanitaria in cui è ricoverato. Il Santo Padre ha ricevuto l’imposizione delle Sacre Ceneri e successivamente l’Eucaristia, un momento di intensa spiritualità vissuto in raccoglimento.
Dopo la celebrazione, ha ripreso alcune attività lavorative, dimostrando ancora una volta il suo impegno pastorale e la sua vicinanza ai fedeli.
Papa Francesco ha chiamato la comunità di Gaza
Sempre in mattinata, il Pontefice ha telefonato a Padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza, per esprimere il suo sostegno e la sua vicinanza alla comunità cristiana locale, duramente provata dalla situazione nel territorio. Questo gesto conferma ancora una volta l’attenzione del Santo Padre verso le popolazioni sofferenti e il suo impegno per la pace.
Nel pomeriggio, il Papa ha alternato momenti di riposo e lavoro, continuando a seguire con attenzione le questioni ecclesiali e internazionali.
Conclusione
Le condizioni di salute del Santo Padre restano stabili ma delicate, con una prognosi riservata. Il suo impegno spirituale e pastorale, tuttavia, non viene meno: la partecipazione alla liturgia delle Ceneri e il contatto con la comunità di Gaza testimoniano la sua dedizione alla Chiesa e al mondo, anche in un momento di fragilità fisica. I fedeli continuano a pregare per la sua pronta guarigione.