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Medicina e Salute

Stress e abitudini : come il cervello cambia il nostro modo di decidere

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Studio neuroscientifico rivela come lo stress cronico modifichi il nostro cervello, interrompendo il controllo consapevole sulle decisioni e favorendo la formazione di abitudini automatiche.

Scopri i meccanismi cerebrali coinvolti e le strategie per contrastarne gli effetti.

Lo stress cronico può cambiare il modo in cui prendiamo decisioni, interrompendo il controllo sulle azioni e promuovendo abitudini automatiche. Un nuovo studio svela il ruolo dell’amigdala e dello striato in questo processo. Scopri come lo stress influisce sul cervello e quali strategie possono aiutarti a contrastarlo.

Lo stress cronico può influenzare profondamente il nostro modo di apprendere e prendere decisioni. Studi recenti hanno dimostrato che situazioni di forte stress possono portare a una perdita di controllo sulle nostre azioni e a una maggiore tendenza a formare abitudini rigide. Ma quali sono i meccanismi cerebrali alla base di questo fenomeno?

Un nuovo studio neuroscientifico ha rivelato un’architettura a doppio circuito tra amigdala e striato, due regioni chiave del cervello. Questa scoperta spiega come lo stress interrompe la capacità di prendere decisioni basate sugli obiettivi e favorisca la formazione di comportamenti automatici e inflessibili.

Come lo stress influisce sulle decisioni: il ruolo dell’amigdala e dello striato

1. L’azione consapevole e il circuito basolaterale

In condizioni normali, il cervello utilizza un circuito specifico per l’apprendimento basato sugli obiettivi:

  • Il nucleo basolaterale dell’amigdala invia segnali al dorsomediale striato, un’area che ci aiuta a collegare le nostre azioni agli effetti che producono.
  • Questo meccanismo è essenziale per un comportamento flessibile e orientato agli obiettivi. Ad esempio, se impariamo che premere un pulsante ci dà una ricompensa, useremo questa conoscenza per prendere decisioni mirate.

Tuttavia, lo stress cronico indebolisce questo collegamento, riducendo la capacità del cervello di apprendere in base ai risultati delle proprie azioni. Ciò porta a una diminuzione della nostra “agency”, ovvero il senso di controllo sulle nostre scelte.

2. Le abitudini automatiche e il circuito centrale

Mentre lo stress interrompe il circuito basolaterale, attiva un altro percorso, che favorisce l’automatizzazione dei comportamenti:

  • Il nucleo centrale dell’amigdala inizia a influenzare direttamente il dorsomediale striato.
  • Questo secondo circuito favorisce la formazione di abitudini automatiche invece di un apprendimento basato sugli obiettivi.

In altre parole, quando siamo sotto stress prolungato, il cervello smette di valutare le conseguenze delle nostre azioni e inizia a ripetere comportamenti abituali, anche se non sono più vantaggiosi.

Perché lo stress ci porta a formare abitudini rigide?

Questa scoperta spiega perché situazioni di ansia e stress prolungato possono portarci a:

  • Ripetere comportamenti poco utili, anche se non danno più risultati positivi.
  • Perdere la capacità di adattarci ai cambiamenti dell’ambiente.
  • Sviluppare dipendenze e disturbi ossessivi, in cui le abitudini prendono il sopravvento sulla volontà individuale.

Ad esempio, molte persone sotto stress tendono a fumare, mangiare in modo compulsivo o ripetere azioni meccaniche senza pensarci. Questo avviene perché lo stress rafforza il circuito delle abitudini, rendendo più difficile interrompere questi schemi di comportamento.

Lo stress e le patologie mentali

L’attivazione precoce del circuito delle abitudini ha conseguenze significative per la salute mentale. Lo studio suggerisce che lo stress cronico possa contribuire a disturbi come:

  • Dipendenze da sostanze, in cui il cervello continua a cercare la sostanza senza considerare le conseguenze negative.
  • Disturbi ossessivo-compulsivi (DOC), caratterizzati da ripetizione di azioni automatiche e difficoltà a cambiare comportamento.
  • Depressione e ansia, dove la mancanza di controllo sulle proprie scelte può aggravare il senso di impotenza.

Possibili soluzioni: come contrastare l’effetto dello stress sul cervello

Sebbene il legame tra stress e formazione delle abitudini sia ormai chiaro, esistono strategie per riattivare il circuito dell’azione consapevole e ripristinare il controllo sulle decisioni. Alcuni metodi efficaci includono:

1. Tecniche di rilassamento e mindfulness

La meditazione e la respirazione profonda aiutano a ridurre l’attività dell’amigdala e a migliorare la regolazione emotiva. Questo può favorire la ripresa del controllo sulle decisioni.

2. Nuovi schemi di apprendimento

Affrontare nuove esperienze e imparare cose nuove aiuta il cervello a potenziare il circuito basolaterale e a ridurre la dipendenza dalle abitudini automatiche.

3. Attività fisica regolare

L’esercizio fisico stimola il rilascio di neurotrasmettitori benefici, come la dopamina e la serotonina, che favoriscono l’apprendimento basato sugli obiettivi.

4. Psicoterapia e supporto psicologico

La terapia cognitivo-comportamentale può aiutare a riconoscere e modificare le abitudini negative legate allo stress, migliorando la capacità di prendere decisioni consapevoli.

Conclusioni: un nuovo modo di vedere lo stress

Questo studio fornisce una nuova prospettiva sul modo in cui lo stress modifica il nostro cervello, passando da un sistema di apprendimento flessibile a un sistema di abitudini automatiche.

Sapere che esistono due percorsi neurali opposti ci aiuta a comprendere meglio i meccanismi alla base di molti comportamenti quotidiani e disturbi psicologici. Inoltre, suggerisce che adottare strategie per ridurre lo stress può essere fondamentale per migliorare il controllo sulle proprie azioni e prevenire dipendenze e comportamenti compulsivi.

Resta ora da approfondire come questi meccanismi possano essere influenzati da trattamenti farmacologici o nuove tecniche di riabilitazione cerebrale, per sviluppare soluzioni ancora più efficaci nella gestione dello stress.

Fonte articolo Nature: A dual-pathway architecture for stress to disrupt agency and promote habit. DOI 10.1038/s41586-024-08580-w.

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