Il Presidente Meloni alla Conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia
Lunedì 17 febbraio 2025, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato alla Conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, svoltasi presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno. Durante il suo intervento, Meloni ha ribadito la centralità della legalità nelle politiche del Governo, ponendo particolare attenzione alla lotta all’immigrazione irregolare, al contrasto della criminalità organizzata e alla gestione dei flussi migratori.
L’evento è stato aperto dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, alla presenza di importanti autorità, tra cui il Capo della Polizia, il Generale dei Carabinieri e il Generale della Guardia di Finanza.
Meloni ha sottolineato l’importanza della conferenza, affermando:
“Ci tenevo a partecipare a questa iniziativa, seppure brevemente, perché è una materia assolutamente centrale per il Governo”.
Ha poi ringraziato i prefetti e i questori per il loro lavoro quotidiano, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella tutela della sicurezza e nella tenuta sociale del Paese:
“Il prefetto è l’immagine e la sostanza dello Stato sul territorio. […] E così il questore, ancora prima di dirigere la Polizia di Stato nella provincia dalla quale opera, è colui che coordina gli sforzi per garantire la sicurezza”.
Le quattro direttrici del Governo sui flussi migratori
Il Presidente del Consiglio ha spiegato la strategia adottata dall’esecutivo per la gestione dell’immigrazione, articolata su quattro direttrici principali:
- Lotta ai trafficanti di esseri umani
- Cooperazione e sviluppo con i Paesi di origine e transito
- Promozione di percorsi di migrazione legale e integrata
- Soluzioni innovative per il governo dei flussi migratori
Meloni ha evidenziato i risultati raggiunti grazie a queste politiche, con una drastica riduzione degli sbarchi nel Mediterraneo centrale e una diminuzione delle morti in mare:
“Nel 2024 gli sbarchi si sono ridotti del 60% rispetto al 2023 e del 35% rispetto al 2022”.
Inoltre, ha citato i dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM):
“Nel 2024, con circa 66.000 arrivi, si sono registrati 1.695 morti e dispersi. Nel 2023, con oltre 157.000 arrivi, i morti e dispersi sono stati 2.526”.
Da questi numeri, secondo Meloni, emerge un principio chiaro:
“Diminuire le partenze e stroncare il business dei trafficanti è l’unico modo per ridurre il numero delle persone che perdono la vita nel tentativo di raggiungere l’Italia e l’Europa”.
Il Piano Mattei e il ruolo dell’Italia in Europa
Un punto chiave del discorso è stato il Piano Mattei, che mira a investire in cooperazione e sviluppo nei Paesi africaniper contrastare le cause profonde dell’immigrazione irregolare.
Meloni ha difeso il valore strategico del Piano, sottolineando che non è solo un’iniziativa del Governo italiano, ma una strategia di interesse nazionale che sta guadagnando il sostegno internazionale:
“Il Piano Mattei non è un libro dei sogni, ma una strategia concreta che è già partita in nove Nazioni e si sta allargando ad altre cinque”.
Ha inoltre ribadito l’impegno dell’Italia a europeizzare il Piano, cercando sinergie con strumenti come il Global Gateway dell’Unione Europea e il PGII del G7.
Infine, Meloni ha evidenziato il ruolo dell’Italia nel cambiare l’approccio europeo alla migrazione, promuovendo la difesa dei confini esterni dell’UE e un rafforzamento della politica dei rimpatri:
“Oggi la priorità non è più distribuire un flusso migratorio ingestibile, ma difendere i confini esterni dell’Unione Europea”.
La lotta alla criminalità organizzata e la sicurezza nazionale
Oltre alla gestione dei flussi migratori, Meloni ha ribadito la necessità di combattere la criminalità organizzata e le infiltrazioni mafiose nella migrazione legale.
Un esempio concreto è stato l’intervento del Governo sulle richieste anomale di nulla osta al lavoro per extracomunitari:
“Abbiamo introdotto regole e controlli più stringenti. Il risultato è che le richieste di nulla osta sono ora in linea con le quote previste. Significa che abbiamo buttato fuori la criminalità organizzata che si era infiltrata nella migrazione legale”.
La Premier ha concluso sottolineando che il tempo del lassismo è finito e che il Governo sta riportando al centro legalità e sicurezza per i cittadini:
“Penso che questo debba essere il tempo della legalità, del rispetto delle regole, di uno Stato autorevole che dimostra con i fatti che la sicurezza dei cittadini viene prima di ogni altra cosa”.
Conclusioni: una sfida che richiede impegno comune
Nel suo discorso, Meloni ha insistito sulla necessità di collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini per garantire una gestione efficace della sicurezza e dell’immigrazione.
Ha invitato tutti gli attori coinvolti a sentire l’orgoglio del proprio lavoro e a credere che ogni sforzo verrà riconosciuto:
“Nessuno può risolvere i problemi di questa Nazione da solo. Il Governo ha bisogno di voi, e voi avete bisogno di indirizzi politici. Solo insieme possiamo fare la differenza”.
Con questa visione, il Governo punta a costruire un’Italia più sicura e autorevole sullo scenario internazionale, promuovendo politiche pragmatiche, non ideologiche, per una gestione più efficace dell’immigrazione e della sicurezza pubblica.