Celebrazioni ufficiali al Quirinale per onorare le vittime delle foibe e gli esuli italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia. Meloni e Mantovano sottolineano l’importanza della memoria storica contro ogni forma di negazionismo.
Il 10 febbraio 2025, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato alla celebrazione del Giorno del Ricordoal Palazzo del Quirinale, insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ad altre autorità istituzionali. Un momento solenne per commemorare i martiri delle foibe e gli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.
Nel suo messaggio ufficiale, il Presidente Meloni ha ribadito l’importanza del ricordo e del riconoscimento storico:
“Ricordare significa ‘riportare al cuore’, ovvero ricondurre ciò che ci è più caro al centro di noi. Noi oggi ‘riportiamo al cuore’ centinaia di migliaia di storie e restituiamo loro la dignità che meritano. Oggi onoriamo la memoria dei martiri delle foibe e torniamo ad abbracciare tutti i nostri connazionali che decisero di abbandonare tutto pur di non rinunciare alla propria identità. Italiani due volte, per nascita e per scelta.”
La cerimonia è stata un’occasione per riflettere sulla sofferenza di migliaia di famiglie italiane, segnate dall’esodo forzato e dalla violenza subita nel secondo dopoguerra. Il Presidente del Consiglio ha sottolineato come sia dovere collettivo tramandare la memoria di queste vicende alle nuove generazioni:
“In questa giornata, riportiamo al cuore ogni singola storia di quella tragedia e rinnoviamo una promessa solenne. Continueremo a scrivere nuove pagine e a raccontare alle giovani generazioni ciò che è successo ai fiumani, agli istriani e ai dalmati. Perché la loro storia non è una storia che appartiene a una porzione di confine o a quel che resta delle comunità degli esuli, ma è patrimonio di tutta la Nazione.”
Durante l’evento al Quirinale, è stata celebrata anche la cerimonia di consegna delle onorificenze ai congiunti delle vittime delle foibe, presieduta dal Sottosegretario Alfredo Mantovano. Nel suo intervento, Mantovano ha ricordato il lungo percorso per ottenere giustizia e verità, riaffermando la necessità di opporsi a ogni forma di negazionismo o giustificazionismo.
Il messaggio della Presidente Meloni ha inoltre sottolineato come questa tragedia nazionale abbia sconfitto la “congiura del silenzio” che per decenni ha avvolto i fatti legati alle foibe:
“È una storia che ha sconfitto la congiura del silenzio e che nessun tentativo negazionista o giustificazionista potrà mai più nascondere o cancellare.”
Il video ufficiale e la testimonianza di Palazzo Chigi
Sul sito di Palazzo Chigi è disponibile il video ufficiale che documenta le celebrazioni e la consegna delle onorificenze. Attraverso queste immagini, si è voluto dare un volto e una voce ai familiari delle vittime, onorando la loro memoria e il loro sacrificio. Il Giorno del Ricordo rappresenta un’occasione fondamentale per riscoprire una parte dolorosa ma essenziale della storia italiana, affinché il sacrificio di quei nostri connazionali resti sempre vivo nella coscienza collettiva.
Le foibe: una ferita nella storia d’Italia
Le foibe rappresentano uno degli episodi più drammatici e dolorosi del secondo dopoguerra. Durante e dopo la fine del conflitto, migliaia di italiani furono catturati, torturati e uccisi dalle forze jugoslave, con i corpi gettati in profonde cavità carsiche, le “foibe”. Questo massacro fu parte di una politica di repressione etnica e politica volta a eliminare la presenza italiana nei territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Le vittime furono spesso accusate di collaborazionismo o considerate ostacoli al progetto di annessione di quei territori alla Jugoslavia di Tito.
A questa violenza seguì l’esodo forzato di circa 350.000 italiani, costretti ad abbandonare le loro terre d’origine. Per decenni, questa tragedia fu ignorata e relegata al silenzio, sia per motivi politici sia per le difficoltà di gestione diplomatica dei rapporti tra Italia e Jugoslavia. Solo negli ultimi anni, grazie anche all’impegno delle associazioni degli esuli e al riconoscimento istituzionale del Giorno del Ricordo, questa pagina oscura della storia è emersa con maggiore forza, contribuendo a un più ampio processo di riflessione e riconciliazione nazionale.
Fonte, video e immagine: cortesia Presidenza del Consiglio dei Ministri.