Basovizza, simbolo della memoria nazionale, vittima di un grave atto vandalico
L’8 febbraio 2025, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito a un oltraggio avvenuto presso la Foiba di Basovizza, luogo sacro e monumento nazionale dedicato alle vittime delle foibe. L’episodio, caratterizzato da scritte offensive e simboli legati a tragiche pagine della storia italiana, ha suscitato profonda indignazione.
Meloni ha sottolineato l’importanza simbolica e storica di Basovizza, un luogo che merita silenzio, rispetto e preghiera. “Oltraggiare Basovizza”, ha affermato il Presidente, “non significa soltanto calpestare la memoria dei martiri delle foibe, ma rappresenta un’offesa alla Nazione intera”.
L’atto vandalico è stato definito di “gravità inaudita” e il Presidente ha ribadito la necessità di individuare i responsabili affinché siano perseguiti e puniti secondo la legge.
Giornata del Ricordo: commemorare le vittime delle foibe
L’episodio di Basovizza si inserisce in un contesto di crescente attenzione istituzionale verso la Giornata del Ricordo, celebrata ogni anno il 10 febbraio. Istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, questa ricorrenza onora la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, dalmati e fiumani, colpiti dalle persecuzioni avvenute durante e dopo la Seconda guerra mondiale.
Le foibe, cavità naturali presenti nelle aree carsiche del confine orientale italiano, divennero simbolo di una violenza che segnò tragicamente la storia di queste terre. La Giornata del Ricordo mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere una riflessione sul valore della memoria storica, affinché simili tragedie non si ripetano.
La Foiba di Basovizza: un luogo di memoria e riconciliazione
Situata in provincia di Trieste, la Foiba di Basovizza è uno dei luoghi più emblematici per il ricordo delle vittime delle foibe. Dichiarata monumento nazionale nel 1992, è meta di pellegrinaggi istituzionali e civili, rappresentando un punto di riferimento per le commemorazioni ufficiali.
Ogni anno, la celebrazione del 10 febbraio richiama le più alte cariche dello Stato e delle istituzioni, nonché esuli e discendenti di coloro che furono costretti ad abbandonare le loro terre durante le drammatiche vicende del dopoguerra.
La condanna delle istituzioni e l’importanza della memoria
Le parole del Presidente Meloni si aggiungono alle numerose condanne provenienti dal mondo politico, culturale e sociale. Diverse personalità pubbliche hanno evidenziato la necessità di contrastare ogni tentativo di offesa o negazione della memoria storica, riaffermando il valore della riconciliazione e del rispetto tra popoli.
La Giornata del Ricordo resta, dunque, un’occasione fondamentale per promuovere il dialogo, ricordare le vittime e ribadire il rifiuto di ogni forma di violenza e sopraffazione.
Fonte e immagine: cortesia Presidenza del Consiglio dei Ministri.