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Angelus: la guerra è sempre una sconfitta, appello di Papa Francesco per la pace e la speranza

Angelus di Papa Francesco Piazza San Pietro

Nel primo Angelus del nuovo anno Papa Francesco, oggi Mercoledì 1 gennaio 2025, ha esortato i fedeli a riflettere sul messaggio di pace portato da Maria e Gesù, condannando la guerra e invitando al perdono e alla riconciliazione.

Nella solenne cornice di Piazza San Pietro, Papa Francesco ha presieduto l’Angelus in occasione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e della LVIII Giornata Mondiale della Pace. Rivolgendosi ai fedeli presenti e a quelli collegati attraverso i media, il Santo Padre ha offerto una riflessione profonda sul significato del Natale, il ruolo di Maria e l’importanza della pace nel mondo.

Il cuore del messaggio: Maria e la pace

Papa Francesco ha iniziato il suo discorso con un augurio caloroso: “Cari fratelli e sorelle, buon anno!”. Ha poi richiamato l’attenzione sul Vangelo del giorno (Lc 2,16-21), che narra l’arrivo dei pastori alla grotta di Betlemme. Il Papa ha sottolineato come questo incontro riveli il mistero di Gesù, il “Salvatore”, il “Cristo”, il “Signore”, ma anche il cuore di Maria, che serbava e meditava ogni evento.

“Nel cuore di Maria, nostra Madre, batte la speranza; batte la speranza della redenzione e della salvezza per ogni creatura”, ha affermato Papa Francesco. Con queste parole, il Pontefice ha invitato i fedeli a contemplare la figura di Maria come modello di fede, ascolto e amore.

La guerra, una sconfitta per tutti

Nel primo giorno dell’anno, dedicato tradizionalmente alla pace, Papa Francesco ha espresso vicinanza alle madri di tutto il mondo, sia quelle che gioiscono che quelle che soffrono per la perdita dei propri figli a causa della violenza. “Quanto è bella la pace! E quanto è disumana la guerra, che spezza il cuore delle mamme!”, ha esclamato il Papa.

Il Pontefice ha poi lanciato un appello ai Governi, incoraggiandoli a impegnarsi per la remissione dei debiti dei Paesi più poveri, un tema centrale del Giubileo: “Il Giubileo chiede di tradurre questa remissione sul piano sociale, perché nessuna persona, nessuna famiglia, nessun popolo sia schiacciato dai debiti”.

Riflessione personale e impegno concreto

Papa Francesco ha invitato tutti i presenti a porsi domande personali: “So rimanere in silenzio a contemplare la nascita di Gesù? E cerco di custodire nel cuore questo Avvenimento, il suo messaggio di bontà e di salvezza?”. Ha poi suggerito gesti concreti di pace, perdono e riconciliazione come modo per ricambiare il dono della vita e dell’amore di Dio.

Un appello alla pace globale

Durante i saluti dopo l’Angelus, Papa Francesco ha espresso gratitudine per le iniziative di preghiera e impegno per la pace promosse in tutto il mondo, menzionando in particolare la Marcia nazionale per la pace tenutasi a Pesaro e le manifestazioni “Pace in tutte le terre” organizzate dalla Comunità di Sant’Egidio. Ha poi ricordato alcune delle aree di conflitto più martoriate, tra cui Ucraina, Gaza, Israele, Myanmar e il Kivu, sottolineando ancora una volta che “la guerra distrugge sempre”.

“Fratelli, sorelle, la guerra distrugge, distrugge sempre! La guerra è sempre una sconfitta, sempre”, ha affermato con forza il Papa, invitando tutti a pregare per la fine dei combattimenti e per una pace duratura.

Un invito alla preghiera e alla speranza

Concludendo, Papa Francesco ha augurato un buon inizio d’anno a tutti, invitando i fedeli a non dimenticarsi di pregare per lui. Le sue parole, cariche di speranza e di richiamo all’azione concreta, risuonano come un forte invito a iniziare il 2025 con lo spirito di pace e di riconciliazione.

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