Nel sessantesimo anniversario della fondazione, il Pontefice invita a vivere la carità come strumento di evangelizzazione, testimonianza di fede e trasformazione sociale.
Il messaggio del Santo Padre alla Caritas di Toledo per i suoi sessant’anni di servizio.
Nel cuore della Sala del Concistoro, il 5 dicembre 2024, Papa Francesco ha accolto i membri della Caritas della Diocesi di Toledo, in occasione del sessantesimo anniversario della loro fondazione. Un incontro ricco di significato, nel quale il Pontefice ha ribadito il valore della carità come strumento per trasformare non solo le vite individuali, ma anche la società intera.
Sessant’anni di servizio: un impegno per la fraternità e la giustizia
Papa Francesco ha aperto il suo discorso lodando il lavoro della Caritas di Toledo, definendolo un impegno che va oltre l’aiuto immediato e concreto: «Un impegno che… assume il compito di essere motore di cambiamento all’interno della società, mediante la diffusione dello spirito di carità e di giustizia, per risvegliare in tutti una coscienza più fraterna». Con queste parole, il Pontefice ha invitato i presenti a non limitarsi alla semplice filantropia, ma a diventare strumenti di evangelizzazione, capaci di parlare attraverso «il linguaggio universale delle opere di carità».
La carità: un linguaggio che tutti comprendono
Papa Francesco ha sottolineato la straordinaria potenza comunicativa della carità, descrivendola come un linguaggio universale che non ha bisogno di traduzioni: «Le opere di carità non hanno bisogno di traduttore, non esiste un dizionario per tradurle: è un linguaggio universale, comprensibile a tutti». Secondo il Santo Padre, la carità è scritta con il testimonianza concreta di tutti gli operatori che, ispirati dal Vangelo, si impegnano quotidianamente per aiutare i più vulnerabili.
La carità come scuola di sapienza
Un altro punto centrale del discorso è stato l’invito a diventare «maestri di saggezza». Il Papa ha sottolineato come nel mondo di oggi, spesso dominato da superficialità e “follia comprata a caro prezzo”, la Caritas possa rappresentare una scuola di sapienza e discernimento: «Una cosa che vi chiedo è che siate maestri di questa sapienza, di cui il mondo ha tanto bisogno». Francesco ha incoraggiato i membri della Caritas a trovare forza e ispirazione nella preghiera, nei sacramenti e nella presenza viva di Cristo, tanto nella Parola di Dio quanto nel servizio al prossimo.
Un cammino di sinodalità e collaborazione
Il Papa ha ribadito l’importanza della collaborazione e della sinodalità, sottolineando che l’azione sociocaritativa deve integrarsi armoniosamente con il lavoro pastorale della Chiesa locale. Questo cammino comune richiede non solo formazione umana e spirituale, ma anche un costante confronto con i problemi sociali attraverso la luce della Dottrina Sociale della Chiesa.
Un messaggio di speranza e un invito alla preghiera
Concludendo il suo discorso, Papa Francesco ha affidato i membri della Caritas a Gesù e alla Vergine Maria: «Che Gesù, in ogni persona che non ha dove posare la testa, vi benedica; e che la Vergine Santa, in coloro che non hanno trovato accoglienza, vi accompagni sempre». Infine, ha chiesto ai presenti di pregare per lui, ricordando che la missione della Caritas non è solo un servizio, ma una testimonianza viva dell’amore di Dio nel mondo.
Il messaggio di Papa Francesco alla Caritas di Toledo non è solo un ringraziamento per sessant’anni di servizio, ma un invito a proseguire nel cammino della carità come atto di fede e come strumento di trasformazione sociale. In un mondo spesso distratto e superficiale, il linguaggio della carità rimane una testimonianza potente e universale di ciò che significa vivere il Vangelo.