Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Ambiente

Il Papa alla Cop29: un appello di fede e responsabilità per la giustizia climatica e la solidarietà globale

Papa-Francesco-Piazza-San-Pietro

Il messaggio di papa Francesco, letto dal cardinale Parolin, ispira l’impegno globale per il clima e la giustizia sociale, richiamando l’umanità a un’azione condivisa e solidale.

In occasione della 29ª Conferenza delle Parti alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop29), che si svolge a Baku dall’11 al 22 novembre 2024, il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha letto un messaggio di papa Francesco. In esso, il Santo Padre ha rivolto un appello accorato alla comunità internazionale affinché si assuma la responsabilità collettiva di tutelare il pianeta e promuovere una vera giustizia climatica, ponendo al centro l’interesse dell’intera umanità.

Il clima e la pace: un’interconnessione ineludibile

Papa Francesco ha evidenziato come la crisi climatica sia indissolubilmente legata alla pace e alla stabilità globale. “I dati scientifici a nostra disposizione non consentono ulteriori ritardi,” ha ammonito, affermando che la tutela del creato è “una delle questioni più urgenti del nostro tempo.” La Cop29 si svolge in un contesto di crescente sfiducia verso le istituzioni multilaterali e di divisioni pericolose. “L’egoismo – individuale, nazionale e di gruppi di potere – alimenta un clima di sfiducia e divisione,” ha osservato il Papa, in un mondo che necessita invece di unità e cooperazione.

Lo sviluppo economico e l’equità: andare oltre i particolarismi

Nel messaggio, papa Francesco ha denunciato come lo sviluppo economico abbia, in molti casi, favorito il profitto a discapito della protezione dei più deboli, contribuendo al peggioramento dei problemi ambientali. “Lo sviluppo economico non ha ridotto le disuguaglianze, ma ha favorito la priorità del profitto e degli interessi particolari,” ha sottolineato. In questo contesto, il Papa ha invitato a guardare al futuro da una prospettiva globale, promuovendo “una cultura del rispetto per la vita e per la dignità della persona umana.”

Responsabilità comune e differenziata: verso nuovi impegni per il futuro

Papa Francesco ha ribadito il principio di “responsabilità comuni ma differenziate,” esortando le nazioni a tradurre le loro responsabilità storiche in “impegni concreti e orientati al futuro.” Uno degli obiettivi centrali di questa Cop29 è la definizione di un nuovo obiettivo collettivo e quantificato sul finanziamento climatico, necessario per sostenere i Paesi in difficoltà e promuovere la giustizia climatica. “È essenziale trovare soluzioni che non compromettano ulteriormente la capacità di sviluppo e adattamento di molti Paesi,” ha dichiarato il Papa.

Il debito ecologico e l’appello per il Giubileo del 2025

Il Santo Padre ha poi rinnovato un appello che aveva già fatto in vista del Giubileo ordinario del 2025, chiedendo alle nazioni più ricche di riconoscere il peso delle loro decisioni passate e di “cancellare i debiti dei Paesi che non potranno mai ripagarli.” “Più che una questione di generosità, è una questione di giustizia,” ha affermato, richiamando il concetto di “debito ecologico” tra Nord e Sud del mondo, causato dallo sfruttamento delle risorse naturali.

Una nuova architettura finanziaria internazionale

Papa Francesco ha sottolineato la necessità di una “nuova architettura finanziaria internazionale” centrata sull’uomo e ispirata ai principi di equità, giustizia e solidarietà. Tale sistema dovrebbe garantire percorsi di sviluppo che siano a basse emissioni di carbonio e ad alta condivisione dei benefici, specialmente per i Paesi più poveri e vulnerabili. “Abbiamo le risorse umane e tecnologiche per invertire la rotta e perseguire il circolo virtuoso di uno sviluppo integrale davvero umano e inclusivo,” ha affermato il Papa, sottolineando la necessità di dirigere queste risorse verso il bene comune dell’umanità presente e futura.

Un appello contro l’indifferenza e per la responsabilità collettiva

Concludendo, papa Francesco ha messo in guardia contro l’indifferenza, descrivendola come “complice dell’ingiustizia.” Ha esortato tutti a non “passare oltre e guardare dall’altra parte,” ma a riconoscere che “non c’è tempo per l’indifferenza.” Ogni azione e ogni accordo ambizioso è necessario per assicurare uno sviluppo inclusivo e sostenibile. “Non possiamo lavarcene le mani,” ha detto, invitando i leader mondiali a prendersi la responsabilità non solo per il futuro proprio, ma per quello di tutta l’umanità.

Una speranza collettiva

Papa Francesco ha assicurato il supporto della Santa Sede per tutti gli sforzi mirati alla promozione di un’ecologia integrale, che richiede impegno e partecipazione a ogni livello. Il suo messaggio alla Cop29 si chiude con un invito a ritrovare la speranza e a credere che “c’è sempre una via d’uscita,” ricordando che l’umanità può sempre “reindirizzare i suoi passi e fare qualcosa per risolvere i propri problemi.”

Comments

comments