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Giorgia Meloni a Budapest: la sfida europea tra autonomia, difesa e competitività

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Alla riunione informale dei Capi di Stato e di governo UE, Meloni richiama l’Europa a rafforzare la propria indipendenza economica e politica, a sostenere l’Ucraina e a difendere i diritti dei cittadini e dei lavoratori italiani.

Budapest, 8 novembre 2024 – Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato alla riunione informale dei Capi di Stato o di governo del Consiglio europeo, incontrandosi con altri leader per discutere temi cruciali per il futuro dell’Unione Europea e per affrontare le sfide globali. Durante il punto stampa allo stadio Puskás Aréna, Meloni ha risposto a diverse domande su temi di politica estera e interna, difesa, economia e sicurezza.

Competitività europea e ruolo degli Stati Uniti

Riguardo alla necessità di rafforzare la competitività europea, Meloni ha sottolineato l’urgenza per l’Unione di trovare una propria “quadra,” affermando: “A me pare che l’Europa debba trovare una quadra e prendere le misure di se stessa […] ricordo che il dibattito sulla competitività europea è un dibattito che è iniziato mesi fa.” Ha poi evidenziato l’impatto dell’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden: “Il piano imponente di aiuti di Stato […] rischiava di creare un disequilibrio con la competitività e con l’attrattività europea.” Secondo Meloni, l’Europa deve concentrarsi su ciò che può fare per sé stessa: “Non chiederti cosa gli Stati Uniti possano fare per te, chiediti cosa l’Europa debba fare per sé stessa.”

Difesa e patto di stabilità

Affrontando la questione del 2% del PIL per la difesa, Meloni ha ribadito la necessità di strumenti adeguati per garantire l’indipendenza e l’autonomia dell’Europa, sottolineando l’importanza di discutere il Patto di stabilità: “L’Italia ha posto [questo tema] nel nuovo Patto […] perché al di là della volontà, poi c’è quello che si può fare e le risorse vanno individuate in qualche modo.” Meloni ha anche aggiunto che non intende aumentare il peso fiscale sui cittadini italiani per raggiungere tali obiettivi, dichiarando: “L’unica cosa che io non sono disposta a fare, ovviamente, è prendermela con i cittadini italiani, i lavoratori.”

Situazione in Ucraina

In merito alla crisi ucraina, Meloni ha ribadito il sostegno dell’Italia al popolo ucraino, riconoscendo l’importanza del loro coraggio nel resistere all’invasione: “Per costruire pace bisognava impedire che ci fosse un’invasione […] il coraggio straordinario [degli ucraini] e il sostegno dell’Occidente hanno fatto la differenza.” Pur auspicando un futuro di pace, ha confermato l’impegno italiano fino alla fine del conflitto: “Finché c’è una guerra, l’Italia sarà al fianco dell’Ucraina.”

Relazioni con i sindacati

Meloni ha anche risposto alle critiche di Elly Schlein, leader del PD, che l’ha accusata di svilire i diritti sindacali. Meloni ha respinto le accuse, affermando: “Mi dispiace che anche su questo si riesca a fare una polemica su una cosa completamente inutile.” Ha poi ribadito il suo impegno per i diritti dei lavoratori, aggiungendo che il Governo difende questi diritti “molto meglio della sinistra al caviale.”

Elon Musk e il suo ruolo nella politica americana

Rispondendo a una domanda sul coinvolgimento di Elon Musk nella campagna elettorale statunitense, Meloni ha espresso il suo rispetto per l’imprenditore, definendolo “un valore aggiunto in questo tempo.” Pur riconoscendo che Musk si sia schierato a favore di Donald Trump, ha osservato che questo non è un fenomeno unico, in quanto molti americani si sono impegnati politicamente da entrambe le parti.

Migrazione e sicurezza dei “Paesi sicuri”

Sul tema dell’immigrazione e del Protocollo Albania, Meloni ha dichiarato che l’argomento è stato discusso nella Commissione europea sulla migrazione. Ha sottolineato come il dibattito sulla definizione dei “Paesi sicuri” sia di cruciale importanza per fermare l’immigrazione illegale di massa, concludendo: “Quello che accade in Italia coinvolge anche gli altri […] di fatto compromette ogni possibilità di governare l’immigrazione e di fermare l’immigrazione illegale di massa.”

Aggressione ai tifosi israeliani ad Amsterdam

A margine della riunione, Meloni ha espresso preoccupazione per l’aggressione subita dai tifosi israeliani ad Amsterdam, condannando ogni forma di antisemitismo: “L’antisemitismo dilagante è inaccettabile e spaventoso ed è nostro dovere garantire piena sicurezza ai cittadini di religione ebraica.”

Con un’agenda fitta di questioni fondamentali, la riunione ha offerto un’opportunità ai leader europei di discutere temi decisivi per la sicurezza e la stabilità dell’Unione, mentre Meloni ha evidenziato la posizione dell’Italia su molteplici questioni chiave, dalla difesa all’immigrazione, dalla competitività economica ai diritti dei lavoratori.

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