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Papa Francesco: è importante amore per il prossimo, non le pratiche esteriori

Papa-Francesco-Piazza-San-Pietro

Durante l’Angelus, il Papa invita a mettere l’amore al centro della fede e rivolge un pensiero alla tragedia di Valencia, esortando alla solidarietà e alla preghiera.

Oggi, Domenica 3 novembre 2024, Papa Francesco ha guidato l’Angelus in Piazza San Pietro, offrendo un messaggio di profonda riflessione sulla centralità dell’amore nella vita e nella fede cristiana. Partendo dal Vangelo della liturgia odierna (Mc 12,28-34), il Pontefice ha sottolineato l’importanza del comandamento fondamentale indicato da Gesù: «Amerai il Signore tuo Dio» e «amerai il tuo prossimo» (vv. 30-31).

Papa Francesco ha spiegato come lo scriba, interrogando Gesù, cercasse il principio alla base di tutti i comandamenti. “Gli ebrei avevano tanti precetti e cercavano la base di tutti, uno che fosse il fondamentale; cercavano di mettersi d’accordo su uno fondamentale, e c’erano discussioni tra loro, discussioni buone perché cercavano la verità,” ha detto il Papa. Anche per noi oggi, ha aggiunto, è cruciale comprendere quale sia il centro della nostra vita e della nostra fede: “Gesù ci dà la risposta, unendo questi due comandamenti che sono i principali: ‘Amerai il Signore tuo Dio’ e ‘amerai il tuo prossimo’. E questo è un po’ il cuore della nostra fede.”

Il Papa ha poi esortato i fedeli a riflettere sulla disposizione del cuore, mettendo in guardia dal rischio di compiere azioni esteriori senza amore. “Noi possiamo fare tante cose, infatti, ma farle solo per noi stessi e senza amore, e questo non va; farle con il cuore distratto oppure con il cuore chiuso, e questo non va. Tutte le cose devono essere fatte con l’amore.”

Ha inoltre richiamato i fedeli alla responsabilità di un esame di coscienza quotidiano: “L’amore per Dio e per il prossimo è il centro della mia vita? La mia preghiera a Dio mi spinge ad andare verso i fratelli e ad amarli con gratuità? Riconosco nel volto degli altri la presenza del Signore?”

L’invito alla pace e alla preghiera per i paesi in conflitto

Dopo l’Angelus, Papa Francesco ha rivolto un saluto ai presenti, evidenziando l’importanza dell’articolo 11 della Costituzione Italiana: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.” Ha aggiunto con forza: “Ricordare questo articolo! Avanti!”

Il Papa ha poi rinnovato il suo appello affinché la pace prevalga a livello globale: “Tacciano le armi e si dia spazio al dialogo. Preghiamo per la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, Myanmar, Sud Sudan.” Ha anche chiesto preghiere per le comunità spagnole, in particolare per Valencia, che stanno affrontando difficoltà: “Cosa faccio io per la gente di Valencia? Prego? Offro qualcosa? Pensate a questa domanda.”

Concludendo il suo discorso, il Papa ha salutato con affetto i fedeli, lasciando loro un ultimo pensiero: “E per favore non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci.”

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