Il discorso di Papa Francesco ai moderatori delle associazioni di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità.
Giovedì 13 giugno 2024, Papa Francesco ha tenuto un discorso significativo ai partecipanti all’incontro annuale con i moderatori delle associazioni di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, promosso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, svoltosi nell’Aula del Sinodo. Il tema centrale del discorso del Papa è stato la sinodalità, un elemento essenziale per il futuro della Chiesa.
La sinodalità come conversione spirituale
Papa Francesco ha sottolineato che il cammino sinodale richiede una conversione spirituale, affermando: “Il mio desiderio, infatti, è che, dopo questo Sinodo, la sinodalità rimanga come modo di agire permanente nella Chiesa, a tutti i livelli, entrando nel cuore di tutti, pastori e fedeli, fino a diventare uno ‘stile ecclesiale’ condiviso”. Questo cambiamento deve avvenire in ciascun individuo come una vera e propria conversione, per raggiungere risultati duraturi.
L’eredità spirituale di San Paolo VI
Il Papa ha ricordato l’importanza storica di San Paolo VI nel promuovere la sinodalità nella Chiesa latina, creando il Segretariato per il Sinodo dei Vescovi dopo il Concilio Vaticano II. “La Chiesa orientale aveva conservato la sinodalità, invece la Chiesa latina l’aveva persa. È stato San Paolo VI ad aprire questa via,” ha detto Papa Francesco, sottolineando come questo cammino sia diventato fondamentale per il modo di agire della Chiesa.
Le virtù sinodali
Papa Francesco ha identificato tre atteggiamenti o “virtù sinodali” desunti dai tre annunci della Passione nel Vangelo di Marco: pensare secondo Dio, superare ogni chiusura e coltivare l’umiltà.
Pensare secondo Dio
“Il primo grande cambiamento interiore che ci viene chiesto: passare da un ‘pensiero solo umano’ al ‘pensiero di Dio’,” ha affermato il Papa. Egli ha invitato a chiedersi sempre cosa Dio vuole da noi, sottolineando che lo Spirito Santo è il vero protagonista del cammino sinodale.
Superare ogni chiusura
Il secondo annuncio della Passione ci insegna a superare la tentazione del “cerchio chiuso”. “La sinodalità ci chiede di guardare oltre gli steccati con grandezza d’animo, per vedere la presenza di Dio e la sua azione anche in persone che non conosciamo,” ha detto Papa Francesco. Questo implica un’apertura di cuore e la capacità di riconoscere la diversità come un’opportunità.
Coltivare l’umiltà
L’umiltà è la porta d’ingresso di tutte le virtù. “L’umiltà è la porta, è l’inizio. E anche questo ci spinge a interrogarci: ma io cosa cerco davvero nei rapporti con i miei fratelli di fede?” ha osservato il Papa. Solo gli umili compiono cose grandi nella Chiesa, valorizzando gli altri e contribuendo a progetti condivisi.
Il ruolo dei movimenti ecclesiali
Il Papa ha ribadito che i movimenti ecclesiali devono essere al servizio della Chiesa e non fini a se stessi. “I movimenti ecclesiali sono per il servizio, non per noi stessi. È triste quando si sente che ‘io appartengo a questo, all’altro, all’altro’, come se fosse una cosa superiore,” ha ammonito Papa Francesco. L’appartenenza ai movimenti deve sempre essere orientata al bene della Chiesa.
Conclusione e benedizione
Il discorso si è concluso con un incoraggiamento a continuare nel cammino della sinodalità e una richiesta di preghiera per il Papa. “Spero che questi pensieri vi siano utili per il vostro cammino, nelle vostre associazioni e movimenti, nelle relazioni con i Pastori e con tutte le realtà ecclesiali,” ha dichiarato Papa Francesco.
Dopo la preghiera dell’Ave Maria e la benedizione, Papa Francesco ha raccontato un aneddoto durante il suo discorso, ricordando un incontro con un’anziana donna durante un’udienza generale. La donna, di 87 anni, gli aveva detto che mangia ravioli fatti in casa e ha spiegato la ricetta. Quando il Papa le ha chiesto di pregare per lui, lei ha risposto che lo fa ogni giorno. Scherzando, il Papa le ha chiesto se pregava a favore o contro di lui, e lei ha risposto con semplicità: “Santità, si capisce! Contro pregano lì dentro!”. Questo episodio ha fatto sorridere il Papa, che ha sottolineato l’importanza di pregare a favore degli altri.