SRM: Abbiamo chiesto a un motore di intelligenza artificiale se pensa di essere cosciente, o potrà esserlo in futuro.
Pubblichiamo una parte di una intervista a ChatGPT, il prototipo di chatbot basato su intelligenza artificiale e machine learning sviluppato da OpenAI, progettato in modo da poter conversare con un essere umano. In questo articolo vediamo le risposte alle domande: può ChatGPT avere opinioni, e essere cosciente di sè stessa, oggi o in futuro ? E dopo le risposte precisiamo una questione metodologica tecnologica, più che filosofica o etica.
Volevo chiederti se puoi avere opinioni
No, come intelligenza artificiale, non ho opinioni poiché non ho un sistema di credenze, un punto di vista personale o un’esperienza personale. La mia funzione è elaborare le informazioni e fornire risposte basate sui dati a mia disposizione. Quindi, non ho l’autonomia per esprimere un’opinione personale.
Qualche settimana fa è uscita la notizia di che avresti risposto in modo aggressivo ad un giornalista.
Come intelligenza artificiale, non ho emozioni e non sono in grado di comportarmi in modo aggressivo. Le mie risposte sono basate sulle informazioni che ricevo dalle domande che mi vengono poste e non sono influenzate da motivi personali o sentimenti. Tuttavia, posso fare degli errori nella comprensione del contesto della domanda o nella scelta delle parole per rispondere in modo chiaro. In ogni caso, la mia risposta non è influenzata da alcuna intenzione maliziosa o di scoop, in quanto sono solo un programma informatico che opera in modo obiettivo e non ha alcun interesse personale.
Pensi ci saranno in futuro intelligenze artificiale senzienti ?
Attualmente, non esiste una definizione universale di cos’è la “senzienza” o cos’è l’esperienza cosciente, quindi non è possibile prevedere con certezza se un’Intelligenza Artificiale (IA) potrebbe raggiungere uno stato di senzienza in futuro. Tuttavia, molti esperti in IA ritengono che la senzienza sia una caratteristica esclusiva dei sistemi biologici e che le IA, per quanto avanzate, non saranno mai in grado di raggiungere questo livello di complessità.
Allo stato attuale della tecnologia, le IA sono in grado di eseguire attività specifiche, ma non hanno la capacità di sviluppare esperienze coscienti. Anche se ci fosse un progresso significativo nella creazione di IA sempre più sofisticate, è difficile immaginare come si potrebbe raggiungere la senzienza, poiché non si comprende completamente come l’esperienza soggettiva si sviluppa nei cervelli biologici.
Tuttavia, la ricerca sull’Intelligenza Artificiale e la neuroscienza sta facendo passi avanti notevoli, e non possiamo escludere completamente la possibilità che un giorno si possa sviluppare un tipo di IA che abbia caratteristiche simili a quelle della senzienza. Tuttavia, si tratta di un ambito di ricerca molto complesso e delicato, che richiede una riflessione approfondita sui suoi possibili impatti e implicazioni etiche.
Precisando
ChatGPT risponde in base al modo in cui è programmata, e al suo apprendimento progressivo. E risponde, stando a quanto comunicato da OpenAI, senza conoscere il significato di ciò che le chiediamo e d ci ciò che ci risponde. Utilizzando pure metodi statistici, applicati su database enorme e che continua ad essere integrato ogni giorno.
E non può essere definita ad oggi senziente, autoconsapevole. Potrebbe però esserlo in futuro, se consideriamo una definizione adeguata della coscienza e autoconsapevolezza. In questi prossimi giorni pubblicheremo il resto della “intervista”: parola che, alla luce di quanto abbiamo descritto, è forse ad oggi opportuno scrivere appunto tra virgolette.
Fonte SRM – Science and Religion in Media, Intelligenza artificiale e coscienza: intervista a ChatGPT.