Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Canale Fede e Ragione

Papa Francesco: la storia di Paolo è emblematica

Papa Francesco 15 marzo 2017

Così il Pontefice all’udienza generale di Mercoledì 29 Marzo.

Parlando della passione per l’evangelizzazione e dello zelo apostolico del credente, il Papa ha cominciato a raccontare i  testimoni del Vangelo, coloro che ne hanno dato “testimonianza esemplare”. Il primo testimone è “l’Apostolo Paolo”, a cui il Pontefice ha deciso di dedicare due catechesi.

“La storia di Paolo”, ha spiegato Papa Francesco, “è emblematica su questo argomento. Nel primo capitolo della Lettera ai Galati, così come nella narrazione degli Atti degli Apostoli, possiamo rilevare che il suo zelo per il Vangelo appare dopo la sua conversione, e prende il posto del suo precedente zelo per il giudaismo”. San Paolo, spiega il Pontefice, “era un uomo zelante per la legge di Mosè per il giudaismo e dopo la conversione questo zelo continua ma per proclamare, per predicare Gesù Cristo. Paolo era un innamorato di Gesù”.

Così, mentre Saulo “prima voleva distruggere la Chiesa”, dopo la conversione la difende e la costruisce”. Il Papa si interroga su quale sia stato il cambiamento in Paolo? Lo spiega San Tommaso d’Aquino. “la passione, dal punto di vista morale, non è né buona né cattiva”: è “il suo uso virtuoso” che “la rende moralmente buona”, mentre “il peccato la rende cattiva”.

E “nel caso di Paolo, ciò che lo ha cambiato non è una semplice idea o una convinzione: è stato l’incontro con il Signore risorto”, che può cambiare una vita, e “per Saulo l’incontro con il Signore risorto ha trasformato tutto il suo essere”.

Allo stesso tempo, “l’umanità di Paolo, la sua passione per Dio e la sua gloria non viene annientata”: al contrario è “trasformata, convertita dallo Spirito Santo”, il solo “che può cambiare i nostri cuori”.  E così per ogni aspetto della sua vita. Proprio come succede nell’Eucaristia: il pane e il vino non scompaiono, ma diventano il Corpo e il Sangue di Cristo.

Quindi “lo zelo di Paolo” non si interrompe: continua, e “diventa lo zelo di Cristo”. Perché, spiega Papa Francesco, si serve il Signore “con la nostra umanità, con le nostre prerogative e le nostre caratteristiche”. E “ciò che cambia tutto non è un’idea bensì la vita vera e propria”, come afferma lo stesso Paolo nella Lettera ai Corinzi 2 Cor 5,17: «Se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove».

Perché incontrare Gesù Cristo “cambia da dentro”, trasforma in persone diverse. Così, spiega il Pontefice quando “uno è in Cristo è una nuova creatura, questo è il senso di essere una nuova creatura”. Perché diventare cristiani, ammonisce il Papa, “non è un maquillage che ti cambia la faccia.  Diventare davvero cristiani “cambia il cuore”. Come è accaduto allo stesso Paolo.

Alla fine dell’udienza Papa Francesco ha invitato a perseverare “nella preghiera e nella vicinanza alla martoriata Ucraina”.

Comments

comments