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Il presidente Draghi: Italia al centro del progetto europeo con credibilità, autorevolezza, e determinazione

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Così il Presidente del Consiglio Mario Draghi al termine del Consiglio europeo.

Draghi ha partecipato ha tenuto una conferenza stampa ieri, Venerdì 21 Ottobre 2022, al termine dei due giorni del Consiglio Europeo. Nella mattinata aveva incontrato il Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz. Mentre al suo arrivo a Bruxelles ha salutato i funzionari delle Rappresentanze diplomatiche presso Unione Europea, Nato e Belgio.

Parlando ai giornalisti ha ripetuto il concetto affermato nel saluto agli altri leader europei. Ovvero che “l’Unione europea è fondamentale per la sicurezza, la stabilità, la prosperità degli Stati membri del continente e del mondo intero”. E che “l’Italia deve essere al centro del progetto europeo con la credibilità, l’autorevolezza, la determinazione che si addice a un grande Paese fondatore, quale siamo stati noi”.

 

Questo il testo integrale della conferenza stampa del Presidente Draghi a Bruxelles

“Voglio ringraziare ancora una volta tutti voi giornalisti, in particolare quelli di base qui a Bruxelles per il lavoro che avete fatto in questi mesi. Raccontare bene quello che succede nelle Istituzioni europee è difficile, può richiedere lunghe nottate, come è successo oggi, ma è essenziale per i cittadini.

Come ho detto agli altri leader, nel corso del saluto per cui li ringrazio moltissimo, l’Unione europea è fondamentale per la sicurezza, la stabilità, la prosperità degli Stati membri del continente e del mondo intero. L’Italia deve essere al centro del progetto europeo con la credibilità, l’autorevolezza, la determinazione che si addice a un grande Paese fondatore, quale siamo stati noi.

Questo Consiglio europeo aveva come tema principale quello dell’energia. Sul fronte domestico, il Governo italiano si è mosso con la massima determinazione fin dall’inizio. Secondo il gruppo di analisi di politica economica Bruegel, siamo il Paese europeo che ha più diversificato le fonti di approvvigionamento di gas, riducendo di circa due terzi la sua dipendenza dalla Russia e l’abbiamo fatto certamente prima di chiunque altro in Europa.

Abbiamo accelerato moltissimo sul fronte delle energie rinnovabili rispetto a quanto fatto negli anni precedenti, per raggiungere ambiziosi obiettivi di sostenibilità e rafforzare la nostra indipendenza energetica. Abbiamo speso oltre 60 miliardi per aiutare famiglie e imprese, perché potessero resistere meglio all’aumento dei prezzi. Ma abbiamo sempre mantenuto invariati gli obiettivi di finanza pubblica, anche grazie a una crescita economica superiore alle attese e anche grazie, quest’anno, a un tasso di inflazione superiore alle attese. Abbiamo quindi anche restituito in varia forma quello che lo Stato incassava per maggiore inflazione.

Gli effetti, soprattutto mi piace ricordare quelli sul piano dell’equità, sono stati significativi. Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio abbiamo dimezzato l’effetto dei rincari sui bilanci familiari e nel caso delle famiglie più povere, come ho già avuto modo di dire nell’ultimo Consiglio dei Ministri, l’impatto dell’inflazione sui bilanci familiari è stato ridotto del 90%. Questa è la nostra agenda sociale.

Però abbiamo anche sempre detto che la risposta alla crisi doveva essere europea: dobbiamo preservare l’unità dei nostri Paesi, essenziale per continuare a sostenere l’Ucraina e per imporre la massima pressione sulla Russia. Dobbiamo difendere il mercato unico, che è centrale per il benessere e la competitività dell’Unione europea. Dobbiamo preservare la coesione sociale dei nostri Paesi, sostenere l’economia in questa fase di rallentamento e impedire il rischio di instabilità finanziaria. Una forte risposta europea è nell’interesse dell’Italia ed è anche nell’interesse dell’Europa.

Le decisioni di questa notte mi hanno reso soddisfatto. Sono venute dopo un po’ di tempo, c’è voluta molta energia per arrivare a queste conclusioni ma mostrano che l’Unione europea è unita, pronta a intervenire con misure efficaci per rispondere alle esigenze di cittadini e imprese.

Il pacchetto approvato accoglie tutte le proposte dell’Italia: la creazione di un corridoio per i prezzi del gas; il disaccoppiamento tra i prezzi di gas e quelli dell’elettricità; la necessità di avere strumenti comuni per affrontare e mitigare l’effetto del rincaro dei prezzi dell’energia su imprese e famiglie.

Nelle prossime settimane la Commissione e i Ministri dell’energia finalizzeranno i dettagli di questi provvedimenti. Tuttavia, il Consiglio ha dato loro il pieno avallo politico, con l’obiettivo che debbano essere operativi il più presto possibile. Quindi noi ora ci aspettiamo che il Consiglio dei Ministri dell’energia e anche quello dell’Ecofin, per altri aspetti riguardanti soprattutto la creazione e il finanziamento di questo fondo comune, arrivino una decisione operativa. Questo è l’auspicio che tutto il Consiglio europeo ha espresso stamattina a conclusione di quella discussione.

Alcuni effetti di questa decisione sono già visibili: la decisione di questa notte, come gli annunci dei mesi scorsi, hanno portato a un calo del prezzo del gas. Il prezzo del gas sul mercato TTF, che aveva toccato i 350 euro per megawattora ad agosto, è sceso 116 euro, circa un terzo. E oggi, dopo che si è diffusa la notizia che avevamo trovato un accordo, ha perso il 10%, a dimostrazione che la componente speculativa che c’è nella formazione di questo prezzo è molto rilevante. E questo era il modo con cui andava affrontata questa crisi fin dall’inizio. E’ l’ulteriore prova della bontà delle nostre proposte, che si tradurranno presto in bollette più basse.

C’è un aspetto che mi rende particolarmente orgoglioso: tutte queste misure sono iniziative del Governo italiano, portate avanti con tenacia e proficuo sforzo di mediazione. Voglio ringraziare il Ministro Cingolani, il Sottosegretario Amendola e tutti i diplomatici che hanno lavorato per mesi su questo importantissimo tema. E’ la prova che l’Italia ha tutte le capacità per essere protagonista in Europa, per tracciare un sentiero e percorrerlo insieme a tutti gli altri partner. Grazie”.

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