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Papa Francesco dice no agli egoismi e prega per Nicaragua e Ucraina

Papa Francesco 15 marzo 2017

Papa Francesco: no a egoismi, superbia e orgoglio. La preghiera per il Nicaragua e l’Ucraina.

Il Pontefice, prendendo a spunto il Vangelo odierno, nell’Angelus di domenica 21 agosto 2022 in Piazza San Pietro ha ricordato che per essere coerenti con la propria fede è necessario combattere contro gli egoismi. Spiegando che “essere di Gesù significa seguirlo”, dedicando la propria esistenza all’amore, al servizio e al “dono di sé come ha fatto Lui, che è passato per la porta stretta della croce”.

Per fare parte del “progetto di vita che Dio ci propone”, è quindi necessario ridurre gli egoismi e “la presunzione dell’autosufficienza”, e “abbassare le alture della superbia e dell’orgoglio” e “superare la pigrizia per attraversare il rischio dell’amore, anche quando comporta la croce”.

Il Papa invita a pensare ad esempio “ai gesti quotidiani di amore che portiamo avanti con fatica: pensiamo ai genitori che si dedicano ai figli facendo sacrifici e rinunciando al tempo per sé stessi; a coloro che si occupano degli altri e non solo dei propri interessi”. Sono tante le persone buone che si dedicano “al servizio degli anziani, dei più poveri e dei più fragili”. Allo stesso tempo dobbiamo pensare a che a chi si sforza di lavorare “sopportando disagi e magari incomprensioni”.

O a coloro che soffrono a causa della propria fede, però continuano “a pregare e ad amare”. Oppure a chi, “anziché seguire i propri istinti”, risponde “al male con il bene”, e trova “la forza di perdonare e il coraggio di ricominciare”. Il Pontefice spiega che questi sono solo alcuni esempi di persone che non scelgono una esistenza comoda e egoista, ma scelgono “una vita spesa nell’amore”.

Questi, avverte Papa Francesco, citando il Vangelo odierno, “saranno riconosciuti dal Padre molto più di quelli che si credono già salvati e, in realtà, nella vita sono «operatori di ingiustizia» (Lc 13,27)”. Ecco quindi la necessità di scegliere da quale parte stare: “Preferiamo la strada facile del pensare solo a noi stessi – chiede il Pontefice, che invoca l’aiuto della Madonna – o scegliamo la porta stretta del Vangelo, che mette in crisi i nostri egoismi ma ci rende capaci di accogliere la vita vera che viene da Dio e ci fa felici? Da che parte stiamo?

Solidarietà e preghiera per il Nicaragua e l’Ucraina.

Il Papa ha rivolto il proprio pensiero,”con preoccupazione e dolore”, alla drammatica situazione in Nicaragua, “che coinvolge persone e istituzioni”. Auspicando con certezza che attraverso un dialogo sincero “si possano ancora trovare le basi per una convivenza rispettosa e pacifica”. E chiedendo “al Signore, per l’intercessione della Purissima, che ispiri nei cuori di tutti tale concreta volontà. Il Pontefice, in conclusione dell’Angelus, ha riaffermato la propria solidarietà e “preghiera per il caro popolo ucraino, che sta vivendo una immane crudeltà”.

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