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Canale Fede e Ragione

Papa Francesco: la vecchiaia non è solo un limite

Papa Francesco 15 marzo 2017

Il Pontefice: da vecchi dobbiamo capire ciò che è possibile e ciò che non è più possibile fare. La vecchiaia però non è solo un limite.

Così Papa Francesco nell’udienza generale in Piazza San Pietro di ieri, Mercoledì 15 giugno 2022, è tornato a parlare dei limiti e del valore della vecchiaia. “Da vecchi – ha affermato – non si comanda più il proprio corpo”, e dobbiamo capire “cosa fare e cosa non fare”. Perché “il vigore del fisico viene meno e ci abbandona, anche se il nostro cuore non smette di desiderare”.
È quindi necessario “imparare a purificare il desiderio”, ad avere pazienza, e a “scegliere cosa domandare al corpo e alla vita”. Perché, ha spiegato, facendo riferimento pure ai propri problemi fisici “da vecchi non possiamo fare lo stesso di ciò che facevamo da giovani: il corpo ha un altro ritmo, e dobbiamo ascoltare il corpo e accettare dei limiti. Tutti ne abbiamo. Anche io devo andare con il bastone, adesso”.

No ad una società e cultura dello scarto che cancella anziani e persone diversamente abili.

Come già nell’udienza generale del 1 giugno scorso – vedi sul canale Fede e Ragione Papa Francesco: no alla cultura che scarta i fragili e avvelena il mondo in cui viviamo – il pontefice è tornato a parlare della cultura dello scarto che “sembra cancellare gli anziani”. Certo “non li uccide” fisicamente, però “socialmente li cancella, come se fossero un peso da portare avanti”. Come se fosse preferibile nascondere le persone anziane.

Un atteggiamento e un mentalità che Papa Francesco definisce “un tradimento della propria umanità,”  nel modo peggiore, selezionando “la vita secondo l’utilità, secondo la giovinezza e non con la vita come è, con la saggezza dei vecchi, con i limiti dei vecchi”.

Perché se la vecchiaia è un limite, avverte il Papa, allo stesso tempo “i vecchi hanno tanto da darci”; ad esempio “la saggezza della vita”. E possono insegnare molto . Così anche noi “dobbiamo insegnare ai bambini che accudiscano i nonni e vadano dai nonni”.

Creando un dialogo dei nonni con i giovani e i bambini. Un dialogo necessario e  “fondamentale per la società”, per la Chiesa, e per la stessa “sanità della vita”. Perché, avverte il pontefice, “dove non c’è dialogo tra giovani e vecchi manca qualcosa e cresce una generazione senza passato, cioè senza radici”.

 

Il pensiero di Papa Francesco per il popolo ucraino e per la pace.

Il pontefice ha invitato a non dimenticare “il popolo martoriato dell’Ucraina in guerra”, e a non abituarsi a considerare erroneamente la guerra come se fosse lontana. “Il nostro ricordo, il nostro affetto, la nostra preghiera e il nostro aiuto  – ha affermato – siano sempre vicino a questo popolo che soffre tanto e che sta portando avanti un vero martirio”.

Papa Francesco ha poi ricordato, “come di consueto, gli anziani, gli ammalati, i giovani e gli sposi novelli”. Anticipando la solennità di domani del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, spostata in Italia a domenica 19 giugno, ha pregato che “L’Eucaristia, mistero di amore, sia per tutti” un “fonte di grazia e di luce che illumina i sentieri della vita, sostegno tra le difficoltà, sublime conforto nella sofferenza di ogni giorno.” E ha impartito a tutti la propria benedizione.

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