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Conferenza stampa del Presidente Draghi dopo il Consiglio dei Ministri

Draghi-Franco-Giorgetti-Cingolani

Conferenza stampa del Presidente Draghi dopo il Consiglio dei Ministri.

Sabato 18 Febbraio 2022 si è svolta, nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, con i ministri dell’Economia Franco, dello Sviluppo economico Giorgetti, della Transizione ecologica Cingolani, al termine del Consiglio dei Ministri n. 62. Pubblichiamo video dell’evento e testo dell’intervento del premier.

Il testo dell’intervento del presidente Draghi.

I provvedimenti approvati sono molto ricchi di contenuti complessi. Esprimo il ringraziamento mio e del Governo ai Ministri che sono qui stasera.

Due parole sul quadro generale del Paese. Primo: la situazione sanitaria continua a migliorare. Questa settimana ci sono stati in media 54.000 nuovi casi al giorno di Covid-19, a fronte dei 67.000 di una settimana fa. Anche il numero delle persone positive in terapia intensiva è diminuito, ora sono sotto 1000, in calo del 20% rispetto a una settimana fa. Lo stesso per il numero dei ricoveri ordinari, in forte calo a 13.900 rispetto ai 16.800 di una settimana fa. La campagna di vaccinazione procede. Quasi l’89% dei cittadini con più di 12 anni ha ricevuto due dosi e 36,6 milioni di italiani hanno ricevuto anche la terza dose. Quindi ancora una volta voglio ringraziare il Commissario Figliuolo e la sua struttura, la Protezione Civile, i medici infermieri e tutti gli italiani che hanno scelto di vaccinarsi per questi importanti risultati. Tra l’altro nei provvedimenti di oggi abbiamo approvato anche un fondo di 15 milioni di euro per sanitari deceduti per Covid-19.

Per quanto riguarda l’economia, come ho detto anche la settimana scorsa, siamo ancora in una fase di rallentamento della crescita in Europa che, secondo le previsioni fino a oggi, dovrebbe riprendere spedita a partire dal secondo trimestre di quest’anno. Dico “secondo le previsioni” perché bisogna essere cauti, ci sono chiaramente dei rischi geopolitici che non potranno non influenzare la crescita in Europa e in Italia.

Sul mercato del lavoro ci sono buone notizie. Il numero di occupati in Italia è cresciuto tra gennaio e dicembre di oltre 650.000 unità e il tasso di occupazione è aumentato di 2,2 punti percentuali, ritornando a livello di prima della pandemia. Però naturalmente ci sono delle criticità a cui noi ci siamo abituati ma non dobbiamo abituarci. Perché la maggior parte dei nuovi dipendenti, nell’ultimo anno, ha firmato un contratto a tempo determinato e solo un quarto ha firmato un contratto permanente.

Quindi l’obiettivo del governo è quello di rilanciare la crescita. Una crescita sostenuta, equa e sostenibile. Ma bisogna anche affrontare il problema del mercato del lavoro, specialmente per i giovani, e il problema della precarietà.

Oggi pomeriggio proprio per questo motivo abbiamo approvato provvedimenti per contenere l’aumento del costo dell’energia e sostenere il settore automobilistico. Mettiamo in campo quasi 8 miliardi di euro di cui 6 per provvedimenti sull’energia. Lo facciamo senza ricorrere a nuovi scostamenti di Bilancio. Utilizziamo infatti i margini che derivano dagli ottimi risultati sul fronte della crescita della finanza pubblica conseguiti lo scorso anno e descritti anche dal Governatore della Banca d’Italia nel suo intervento più recente.

Estendiamo con i provvedimenti di oggi al secondo trimestre le misure e ampliamo le misure di riduzione delle bollette a favore di imprese e famiglie che abbiamo messo in campo negli scorsi mesi per il primo trimestre. Interveniamo in maniera strutturale per aumentare la produzione di gas italiano che può essere venduto a prezzi più bassi e per semplificare e velocizzare, come diranno tra poco il ministro Cingolani e il ministro Franco e il ministro Giorgetti, l’installazione di impianti di energia rinnovabile. Inoltre creiamo un fondo da un miliardo l’anno a sostegno dell’industria dell’automobile e della sua filiera che sono al centro della transizione energetica in corso.

Quindi il governo vuole aiutare i cittadini in questo momento di difficoltà, vuole intervenire fin da ora per evitare che il rincaro dell’energia elettrica si traduca stabilmente in un minor potere d’acquisto per quanto riguarda le famiglie e in una minore competitività per quel che riguarda le imprese.

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