Smart working nel settore privato: la sintesi del nuovo Protocollo.
Nel mese di dicembre è stato sottoscritto il Protocollo Nazionale sul Lavoro Agile nel settore privato, che disciplina lo smart working nelle aziende e organizzazioni private. Firmato da 26 tra organizzazioni sindacali datoriali e dei lavoratori l’accordo, è il secondo accordo ad essere stato formalizzato in Europa per fronteggiare l’emergenza della pandemia COVID-19. Dopo il testo dell’articolo è possibile consultare la sintesi illustrativa e il testo completo dell’accordo.
“Il lavoro agile, il cosiddetto smart working, è cresciuto molto durante la pandemia – ha affermato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando – ma al di là dell’emergenza sarà una modalità che caratterizzerà il lavoro in futuro. Il Protocollo fissa il quadro di riferimento per la definizione dello svolgimento del lavoro in smart working, individuando le linee di indirizzo per la contrattazione collettiva nazionale, aziendale e territoriale”.
L’accordo è articolato in sette punti chiave:
- Adesione volontaria;
- Accordo individuale;
- Disconnessione;
- Luogo e strumenti di lavoro;
- Salute, sicurezza, infortuni e malattie professionali;
- Parità di trattamento, pari opportunità, lavoratori fragili e disabili;
- Formazione.
Al Protocollo hanno aderito Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal, Cisal, Usb, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Alleanza cooperative, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Copagri, Abi, Ania, Confprofessioni, Confservizi, Federdistribuzione, Confimi e Confetra.