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Videoconferenza Capi di Stato e di Governo dell’UE su Bielorussia, Mediterraneo e Mali

Giovedì 19 agosto 2020 si è svolta una videoconferenza dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione europea sulla situazione in Bielorussia.

Il rappresentanti delle nazioni europee hanno esaminato l’attuale complessa situazione in Bielorussia, dopo le elezioni presidenziali del 9 agosto scorso, e gli attuali sviluppi nel Mediterraneo orientale e nel Mali. Ha partecipato il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Queste le conclusioni del presidente del Consiglio europeo dopo la videoconferenza dei membri del Consiglio europeo.

Bielorussia.

  1. I membri del Consiglio europeo hanno fatto il punto sulla situazione in Bielorussia a seguito delle elezioni presidenziali del 9 agosto.
  2. L’UE segue gli sviluppi in Bielorussia con estrema attenzione e crescente preoccupazione. Le elezioni del 9 agosto non sono state libere né regolari, motivo per cui non ne riconosciamo i risultati.
  3. I cittadini della Bielorussia hanno il diritto di determinare il proprio futuro. I membri del Consiglio europeo esprimono aperta solidarietà ai cittadini della Bielorussia nel loro desiderio di esercitare i propri diritti democratici fondamentali.
  4. I membri del Consiglio europeo condannano la violenza sproporzionata e inaccettabile esercitata dalle autorità statali nei confronti dei manifestanti pacifici. La violenza deve essere evitata e tutte le persone detenute illegalmente devono essere rilasciate immediatamente e senza condizioni. I membri della società civile e dell’opposizione impegnati nelle discussioni sulla transizione politica devono essere protetti da violenza e arresti arbitrari. L’UE si attende un’indagine completa e trasparente su tutti i presunti abusi.
  5. A breve l’UE imporrà sanzioni nei confronti di un considerevole numero di persone responsabili della violenza, della repressione e della falsificazione dei risultati elettorali.
  6. Sono a rischio i progressi ottenuti negli ultimi anni nelle relazioni tra l’UE e la Bielorussia. Qualsiasi ulteriore deterioramento della situazione si ripercuoterà sulle nostre relazioni con conseguenze negative.
  7. Esortiamo le autorità bielorusse a trovare una via d’uscita dalla crisi ponendo fine alla violenza, allentando le tensioni e avviando un dialogo inclusivo a livello nazionale. Solo da un processo pacifico e democratico, sostenuto da media liberi e indipendenti e da una società civile forte, possono scaturire soluzioni sostenibili. Tutte le parti – paesi terzi compresi – dovrebbero sostenere un tale processo.
  8. Continueremo a seguire da vicino la situazione e siamo pronti a contribuire agli sforzi per porre fine alla crisi in modo pacifico. L’UE sostiene pienamente le proposte dell’OSCE relative a un dialogo in Bielorussia ed è pronta a fornire assistenza per portarle avanti.

Mediterraneo orientale.

  1. Alcuni Stati membri hanno sollevato la questione della situazione nel Mediterraneo orientale e delle relazioni con la Turchia. Siamo sempre più preoccupati per le crescenti tensioni e abbiamo sottolineato l’urgente necessità di allentarle.
  2. Abbiamo espresso piena solidarietà alla Grecia e a Cipro, ricordando e ribadendo le nostre precedenti conclusioni sulle attività illegali di trivellazione. Abbiamo concordato di tornare su tali questioni nella riunione di settembre. Tutte le opzioni saranno sul tavolo.

Mali.

  1. Quanto sta avvenendo in Mali desta profonda preoccupazione e può avere conseguenze destabilizzanti sull’intera regione e sulla lotta al terrorismo. L’UE invita a rilasciare immediatamente i prigionieri e a ripristinare lo Stato di diritto.
  2. L’UE opera in pieno coordinamento con i partner africani e internazionali e sostiene gli sforzi dell’ECOWAS tesi a trovare una soluzione in linea con le aspirazioni della popolazione maliana.

Link Consiglio Europeo.

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