Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Innovazione e ricerca

Nature: come le scienze sociali possono aiutare a gestire la risposta alla pandemia Covid-19

Le scienze sociali possono dare un importante contributo alla gestione dell’attuale pandemia COVID-19.

Ne parla l’articolo pubblicato ieri, venerdì 1 maggio 2020, su Nature Human Behaviour: Using social and behavioural science to support COVID-19 pandemic response. Utilizzo della scienza sociale e comportamentale per supportare la risposta alla pandemia di COVID-19. Lo studio è stato realizzato da 43 ricercatori di università statunitensi, britanniche, canadesi e di altre nazioni. “È necessaria un’azione urgente per mitigare gli impatti della pandemia COVID-19 – si legge Nature Human Behaviour – che può essere supportata dalle scienze sociali e comportamentali”. L’articolo riporta alcune raccomandazioni per le istituzioni sulle possibili risposte sociali e politiche all’attuale emergenza Covid-19, e sottolinea alcune carenze sulle decisioni attuali.

Gli autori affrontano alcuni temi di maggior interesse e rilevanza rilevanti nella gestione della pandemia Covid-19, “per aiutare politici, leader e pubblico a comprendere meglio come gestire le minacce, navigare in contesti sociali e culturali diversi, migliorare la comunicazione scientifica, allineare individui e collettivi interessi, assumere una leadership efficace e fornire supporto sociale ed emotivo”.

Il peso psicologico e sociale della attuale pandemia COVID-19.

“L’attuale crisi COVID-19 – si legge su Nature Human Behaviour – richiede cambiamenti comportamentali su larga scala e comporta notevoli oneri psicologici per gli individui. Le intuizioni delle scienze sociali e comportamentali possono essere utilizzate per allineare il comportamento umano con le raccomandazioni degli epidemiologi e degli esperti di sanità pubblica”. Per i ricercatori è importante rivolgersi al pubblico con un noi collettivo, invitando tutti “ad agire per il bene comune”. Con l’obiettivo di “promuovere la cooperazione tra individui e comunità e combattere la discriminazione”. L’articolo spiega anche che “incoraggiare comportamenti positivi è più efficace se abbinato alle aspettative di approvazione sociale”. A ciò si aggiunge la necessità di contenere il contagio da Covid-19: diventa quindi importante rendere le persone consapevoli che tutti beneficiano delle misure preventive e dai comportamenti prudenziali degli altri.

L’importanza di una corretta informazione e i rischi derivanti dalle fake news.

Nell’articolo Nature Human Behaviour gli autori sottolineano anche “la necessità di informazioni più mirate sulla salute pubblica all’interno delle comunità emarginate e di partenariati tra autorità sanitarie pubbliche e organizzazioni che hanno la fiducia dei cittadini all’interno di tali comunità”. Mentre la comunicazione deve essere “persuasiva”  e deve avere al centro l’importanza della “salute pubblica”, sottolineando i benefici della prevenzione e delle decisioni istituzionali per i tutti i cittadini.  Deve essere data rilevanza alla “protezione degli altri” e ai “valori morali” dei pubblici. Cercando il consenso sociale e sottolineando il sostegno dell’opinione pubblica a regole e comportamenti preventivi, come ad esempio il distanziamento sociale.

Importante anche utilizzare parole e espressioni corrette e psicologicamente adatta. Gli autori dello studio affermano ad esempio che l’espressione “distanza fisica è preferibile a distanza sociale, perché indica che una connessione sociale è possibile anche quando le persone sono fisicamente separate”. Visto il dilagare e il peso di disinformazione e fake news. è necessario anche “preparare il pubblico alla disinformazione, e garantire che dispongano di informazioni accurate, oltre a fornire controargomentazioni contro fake news” virali e informazioni truffa, mirate a strumentalizzazioni politiche o commerciali: vedi ad esempio la vendita di falsi farmaci miracolosi. L’obiettivo è coinvolgere gli stessi cittadini nella lotta contro le fake news.

Abstract e informazioni dell’articolo Nature Human Behaviour : Using social and behavioural science to support COVID-19 pandemic response.

Abstract: La pandemia COVID-19 rappresenta un’enorme crisi sanitaria globale. Poiché la crisi richiede un cambiamento comportamentale su vasta scala e comporta significativi oneri psicologici per gli individui, le intuizioni delle scienze sociali e comportamentali possono essere utilizzate per allineare il comportamento umano con le raccomandazioni degli epidemiologi e degli esperti di sanità pubblica.

In questo articolo discutiamo le prove di una selezione di argomenti di ricerca rilevanti per le pandemie, incluso il lavoro sulle minacce alla navigazione, le influenze sociali e culturali sul comportamento, la comunicazione scientifica, il processo decisionale morale, la leadership, lo stress e il coping. In ogni sezione, notiamo la natura e la qualità della ricerca precedente, comprese le incertezze e le questioni instabili. Identifichiamo diverse intuizioni per una risposta efficace alla pandemia di COVID-19 ed evidenziamo importanti lacune che i ricercatori dovrebbero spostarsi rapidamente per colmare le prossime settimane e mesi.

Autori: Jay J. Van Bavel, Katherine Baicker, Paulo S. Boggio, Valerio Capraro, Aleksandra Cichocka, Mina Cikara, Molly J. Crockett, Alia J. Crum, Karen M. Douglas, James N. Druckman, John Drury, Oeindrila Dube, Naomi Ellemers, Eli J. Finkel, James H. Fowler, Michele Gelfand, Shihui Han, S. Alexander Haslam, Jolanda Jetten, Shinobu Kitayama, Dean Mobbs, Lucy E. Napper, Dominic J. Packer, Gordon Pennycook, Ellen Peters, Richard E. Petty, David G. Rand, Stephen D. Reicher, Simone Schnall, Azim Shariff, Linda J. Skitka, Sandra Susan Smith, Cass R. Sunstein, Nassim Tabri, Joshua A. Tucker, Sander van der Linden, Paul van Lange, Kim A. Weeden, Michael J. A. Wohl, Jamil Zaki, Sean R. Zion e Robb Willer.

DOI 10.1038 / s41562-020-0884-z. Link Nature Human Behaviour.

Comments

comments