Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Stampa 2020, Stampa maggio 2020

Associazione Lombarda Giornalisti: lavoro regolare e giusto salario per un’informazione di qualità

Pubblichiamo il commento dell’ALG – Associazione Lombarda Giornalisti, su questa festività del 1 Maggio, che deve essere una opportunità di riflessione, e per riconoscere i diritti dei lavoratori ad contratto regolare e giusto salario.

Primo maggio: lavoro regolare e giusto salario per un’informazione di qualità.

Il lavoro è un bene primario per i cittadini, sul lavoro è fondata la Repubblica italiana, come dice la nostra Costituzione. E la difesa del lavoro è il messaggio forte che deve partire oggi, Festa del Primo maggio 2020. Nel momento dell’emergenza COVID-19 che ha rivoluzionato la nostra vita quotidiana obbligandoci in casa, stiamo tutti riscoprendo il valore del lavoro quale elemento di dignità della persona. Senza lavoro non c’è reddito e senza reddito ad aumentare sono solo povertà e sofferenza.

In questo Primo maggio, quindi, dobbiamo richiamare l’attenzione di tutti a politiche di rilancio e di sostegno all’occupazione. Oggi il lavoro manca ovunque. Anche nel mondo dell’informazione. Nell’emergenza odierna siamo stati riconosciuti come professione di livello primario, ma ancora molti editori preferiscono abdicare al loro ruolo imprenditoriale puntando alla sovvenzione quale unico modo per fare bilancio.

In questo contesto a farne le spese sono i lavoratori: i giornalisti. Tutti chiamati a sacrifici: tutti coinvolti da ammortizzatori sociali che tagliano i redditi. I meno fortunati, ancora una volta, sono i freelance: taglieggiati da riduzioni unilaterali e retroattive dei compensi, pagati (quando accade) in perenne ritardo e gettati nella mischia COVID-19 a loro rischio e pericolo.

Ecco, da qui dobbiamo ripartire. Va riconquistata la dignità del lavoro e della professione. E per farlo va riproposto un patto sociale che punti al rilancio dell’informazione italiana. Un patto che veda protagonisti editori, sindacato e governo. Gli editori devono tornare ad avere coraggio: serve investire ora sul lavoro e su nuovi prodotti per rilanciare l’occupazione -in particolare giovanile- ed essere immediatamente pronti ad agganciare la ripresa. Serve disponibilità al confronto e alla concertazione.

Il Governo metta in campo incentivi al settore, finalizzati a sostenere innovazione e investimenti pubblicitari, ma vigili anche sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali. L’Associazione Lombarda dei Giornalisti su questo tema chiede (e lo ha fatto davanti alla sottosegretaria al Lavoro, Francesca Puglisi) che mentre un’azienda fa ricorso ad ammortizzatori sociali, gli eventuali utili realizzati vadano reinvestiti vietando la distribuzione di dividendi a soci e azionisti e il riconoscimento di bonus ai manager.

Il sindacato è pronto a cogliere le sfide dell’innovazione contribuendo a realizzare il salto di qualità della professione, per rendere l’informazione sempre più protagonista a favore dei cittadini. Solo in questo modo riusciremo, tutti insieme, a superare le difficoltà del momento. Senza abbandonare nessuno e mantenendo al centro del nostro impegno la battaglia per la dignità del lavoro.

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