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Marsilio, una società editrice simbolo di un’epoca

Cesare de michelis - Paolo Tangari e Davide Bellucca - Salone del Libro di Torino

Marsilio editori, fondata nel febbraio 1961, rende omaggio nel nome al filosofo e giurista di Padova

La casa editrice è stata creata da Giulio Felisari, Paolo Ceccarelli e Giorgio Tinazzi e Toni Negri, allora da poco usciti dall’università. Il suo presidente Cesare De Michelis – entrato nel capitale e nel consiglio di amministrazione della società 4 anni dopo – così raccontava obiettivi e ragioni della sua fondazione. “Un gruppo di amici appena laureati decide di continuare a svolgere attività culturale con il comune intento di individuare e offrire gli strumenti necessari a definire quel progetto politico di riforme che l’Italia sembra decisa ad affrontare. Gli ex-studenti rimanendo legati all’università ritagliano un loro campo di indagine nella saggistica. Inizialmente si occupano di architettura e sociologia, di cinema e psicologia, discipline ancora oggi presenti nella produzione Marsilio.”

La produzione di Marsilio infatti è stata dedicata nel primo periodo alla saggistica. Dopo l’ingresso di De Michelis nel 1965, la società editrice ha invece dato spazio anche alla politica, alla riflessione sociale, alla pubblicazione di grandi classici e alla narrativa. Scoprendo talenti come Susanna Tamaro, che pubblicò con Marsilio il suo libro d’esordio, La testa tra le nuvole. O Margaret Mazzantini, autrice de Il catino di zinco. Insieme ad autori inediti in Italia, come gli svedesi Henning Mankell, Camilla Lackberg e Stieg Larsson, autore della trilogia Millennium.

Attualmente Marsilio pubblica anche cataloghi d’arte, guide e libri illustrati, in collaborazione con istituzioni culturali. Nella sezione dedicata al cinema, numerosi i libri pubblicati in questi anni. E una Storia del cinema italiano in 14 volumi, in fase di completamento. Un’opera realizzata in collaborazione con il Centro sperimentale di cinematografia e le edizioni di Bianco e nero.

La morte del presidente Cesare De Michelis

De Michelis è morto a Cortina d’Ampezzo il 10 agosto, generando il problema della sua successione. Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha commentato venerdì  la morte dell’editore: “con Cesare De Michelis scompare un grande veneto. Il suo nome è sinonimo di industria culturale, di della vera, e di capacità di visione. Per me, come per tutti, Cesare De Michelis significa Marsilio, la casa editrice di Venezia e del Veneto, cresciuta con lui a impresa editoriale di prestigio nazionale e internazionale”. Immagine: Cesare De Michelis, di Paolo Tangari e Davide Bellucca – Salone del Libro di Torino. Fonte Wikipedia.

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