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Papa Francesco: lo scandalo di certi cristiani che sfruttano e distruggono le persone

Il Santo Padre è tornato ieri a parlare, nella Meditazione Mattutina per la Messa nella Casa di Santa Marta, della necessità di reale coerenza, per chi si professa cristiano: nella vita quotidiana, come nel mondo del lavoro e imprenditoriale. Parlando anche dello scandalo di coloro che, pur mostrando una vita apparentemente virtuosa, nella realtà si comportano in modi contrari al Vangelo o anche alla stessa morale, ad esempio sfruttando o anche distruggendo le persone che invece dovrebbero rispettare, in primis per i valori cristiani e per la fede che essi stessi dichiarano.

Il Pontefice, citando il Salmo 1, ha parlato della “contrapposizione tra quelli che seguono la legge del Signore e quelli arroganti, malvagi”; un confronto, ha spiegato, che si ritrova anche nel vangelo del giorno (Marco, 9, 41-50), in cui ricorre più volte la parola scandalo. Gesù afferma «È meglio distruggere te stesso che distruggere gli altri. Tagliati la mano, tagliati il piede, togliti l’occhio, buttati a mare. Ma non scandalizzare i piccoli, cioè i giusti, quelli che si fidano del Signore, che semplicemente credono nel Signore».

Papa Francesco, citando in un esempio anche la realtà del lavoro e dell’imprenditoria, ha voluto spiegare meglio il concetto di scandalo: portandolo ad un significato più globale di grave incoerenza tra come si dovrebbe essere e si fa credere di essere, in quanto cristiani, e come invece realmente si è.  “Ma cosa è lo scandalo?” – ha affermato. Lo scandalo “è dire una cosa e farne un’altra; è la doppia vita”.

Il Santo Padre ha spiegato esemplificando: “Io sono molto cattolico, io vado sempre a messa, appartengo a questa associazione e a un’altra; ma la mia vita non è cristiana, non pago il giusto ai miei dipendenti, sfrutto la gente, sono sporco negli affari, faccio riciclaggio del denaro. Questa è una doppia vita”.  Purtroppo “tanti cattolici sono così, E questi scandalizzano”.

Il Pontefice ha citato anche un esempio che possiamo vivere quotidianamente: «Quante volte abbiamo sentito, nel quartiere e in altre parti: «Ma per essere cattolico come quello, meglio essere ateo». Uno scandalo che “distrugge”, che “butta giù”, e che “succede tutti i giorni: basta vedere il telegiornale o guardare i giornali. Sui giornali ci sono tanti scandali, e anche c’è la grande pubblicità degli scandali. E con gli scandali si distrugge”.

Il Santo Padre ha voluto esemplificare e condannare tale tipo di comportamenti anche in aziende e imprese, raccontando un recente fatto di “una ditta importante” che era “sull’orlo del fallimento”. I lavoratori volevano scioperare per protestare, mentre le autorità “volevano evitare uno sciopero giusto, ma che non avrebbe fatto bene”, e avevano quindi cercato di parlare con il responsabile dell’azienda. Questo manager, che si dichiarava “un uomo cattolico, molto cattolico”, mentre “la ditta stava fallendo” e la gente “non riceveva lo stipendio del proprio lavoro” in realtà era “su una spiaggia del Medio oriente”, a passare le proprie “vacanze d’inverno”.

Un fatto grave, ha detto il Pontefice, “non è uscito sui giornali”, ma “la gente lo ha saputo”. Questi ha affermato Papa Francesco “sono gli scandali, la doppia vita”. E Gesù a chi si comporta così dice: “A questi piccoli, questi poveri che credono in me, non rovinarli con la tua doppia vita”.

 

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